Sergio Sylvestre: ancora insulti razzisti per il cantante, lo sfogo social

La vicenda ha visto ancora una volta il marcio dell’offesa razzista, su Instagram ai danni  dell’artista Sergio Sylvestre.

Getty

Incredibile storia di razzismo, che ancora una volta macchia la cronaca di questi giorni. L’artista Sergiofeld Sylvestre, cantante americano, noto in Italia per aver vinto una edizione del talent show di Maria De Filippi, Amici. Le offese, razziste sui social, postate dal giovane cantante in una storia di Instagram e la sensibilità dei sui fan, dei suoi amici che gli sono vicino più che mai, e che gli chiedono di non leggere nemmeno certe cose tanto stupide.

Nella storia, si leggono dei commenti, degli insulti, riguardanti la vicenda che vide il giovane artista impegnato nell’ interpretazione dell’inno nazioale italiano, in occasione dell’ultima finale di Coppa Italia, tra Napoli e Juventus. Sergiofeld Sylvestre, cantando, visibilmente emozionato, sbaglio una strofa dell’inno, probabilmente tradito proprio dall’emozione. Molti questa gaffe, chiamiamola cosi, non l’hanno mai perdonata.

LEGGI ANCHE >>> Alessandra Amoroso: il video che fa emozionare tutti i fans di Amici

Che vergogna, ancora insulti razzisti per Sergio Sylvestre: la vicinanza dei suoi ammiratori

Non è possibile, scrive lo stesso artista, che oggi, nel 2020, ancora ci si fermi a pensare al colore della pelle, non è possibile che ancora ci sia chi nota certe cose e ne fa una questione, di qualsiasi tipo. Perchè è chiaro che la vicenda legata all’inno è solo una scusa stupida ed ingiustificata per attaccare un ragazzo, per il colore della sua pelle. Qualcosa che oggi, non si può accettare, non è possibile accettare e non si deve in alcun modo accettare.

Ignorare quei commenti, come suggeriscono affettuosamente le persone vicine a Sergiofeld Sylvestre, certo, ma il fenomeno, la piaga anzi, va combattuta, perchè oggi, non è possibile leggere ancora certe cose, e doverle anche metterle in bella mostra, una vergogna senza fine.

LEGGI ANCHE >>> Stefano D’Orazio, il saluto dei Pooh: amici per sempre

Gestione cookie