Il ministero della Salute ha varato la bozza di Protocollo con le linee guida per la cura dei pazienti covid a casa. Alcune delle disposizioni però non sono affatto piaciute ai medici
L’emergenza covid è ormai reale e tangibile e con gli ospedali al completo è bene ponderare anche delle soluzioni per le cure casalinghe.
A tal proposito il Ministero della Salute coadiuvato dal Cts ha messo appunto alcune linee guide rivolte ai medici di famiglia per la cura dei pazienti covid presso il proprio domicilio.
Nella bozza di Protocollo vengono indicati quali farmaci devono essere utilizzati oltre che i livelli di gravità della malattia.
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Covid, indicazioni per cure a casa: sconcerto dei medici di famiglia
I medici di base però non hanno ben digerito questa novità, anche perché il loro parere non è stato preso minimante in considerazione. Oltre allo sdegno ci sarebbe anche un dissenso sulle disposizioni terapeutiche.
Volenti o nolenti dovranno però adeguarsi a questo cambiamento, che prevede varie classificazione dell’infezione. Ecco nello specifico le distinzioni indicate dal Ministero della Salute:
- Lieve: paziente con febbre, ma che non presenta respirazione difficoltosa e alterazioni radiologiche,
- Moderata: malato con polmonite, evidenti scompensi alle ossa e ossigenazione del sangue sui valori di soglia,
- Severa: ossigenazione al di sotto della soglia, infiltrazioni polmonari e respiro affannoso,
- Stadio critico: se si presenta insufficienza respiratoria, shock settico o insufficienza multiorgano.
Spetterà al medico stabilire in quale di queste casistiche rientra il malato. Anche la valutazione sul possibile trasferimento in ospedale sarà a suo carico. Una vera e propria patata bollente, anche se grazie ai suddetti parametri il compito si preannuncia decisamente più semplice.
È bene che anche i cittadini si informino sull’argomento, in modo da avere tutti gli strumenti necessari per contrastare il nemico covid.
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