Omicidio shock da parte di un 36enne bulgaro che ha ucciso la compagna fatta pezzi per poi riporla in una valigia. Dopo mesi di ricerche è stato arrestato
Un gran lavoro di squadra delle forze dell’ordine (carabinieri e direzione centrale polizia criminale) ha permesso di arrestare un pregiudicato bulgaro di 36 anni residente a Ladispoli in provincia di Roma.
I carabinieri della compagnia di Civitavecchia hanno infatti arrestato l’uomo che ha ucciso la compagna in Bulgaria ad inizio 2020. A rendere ancor più efferata l’esecuzione è stato ciò che ha compiuto dopo averla stroncata. L’ha fatta a pezzi e poi l’ha riposta in una valigia, quasi come se fosse un oggetto del quale disfarsi.
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Compagna fatta a pezzi: l’arresto a Ladispoli dopo mesi di ricerca
L’uomo era ricercato da diverso tempo e a suo carico era stato emanato un mandato di arresto europeo per omicidio e vilipendio di cadavere. Una volta arrestato ed espletate le pratiche di rito è stato portato presso la casa circondariale di Rieti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Le indagini hanno portato a diversi indizi riconducibili a lui in merito al brutale delitto e una volta individuato, i carabinieri non hanno potuto fare altro che portarlo via. Dunque grazie all’unione di diversi corpi è stato possibile punire l’autore di un gesto che solo a pensare fa venire i brividi.
Ladispoli fa affiorare alla mente anche una delle pagine più buie della storia italiana, ovvero quella dell’omicidio di Marco Vannini. Lo scorso mese però è arrivata la sentenza definitiva che ha condannato i Ciontoli per omicidio volontario, chiudendo una volta per tutte una storia durata più di cinque anni.
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