La notizia di ieri, riguardante i dipendenti bolognesi di Ikea che chiedono la chiusura dello store nel week end fa molto riflettere.
E’ di ieri la notizia riguardante la richiesta dei dipendenti dello store Ikea di Casalecchio, in provincia di Bologna, di chiudere il loro “negozio” in linea con le decisioni dell’ultimo dpcm in merito alla chiusura dei centri commerciali nel fine settimana. Già, perchè Ikea, cosi come gli altri grandi store presenti sul territorio, possono restare aperti nonostante le misure restrittive, perchè considerati “grandi superfice di vendita”. Ma cosa vuol dire?
La cosa potrebbe sembrare tutto sommato naturale, se consideriamo il fatto che un grande store con migliaia di dipendenti che chiude rappresenterebbe un grande motivo di disagio. Ma se la guardiamo dal punto di vista del cliente, del consumatore finale insomma, cosa cambia? Perchè chiudere un centro commerciale per il rischio contagio che considerate le grandi presenze dei fine settimane, potrebbe essere davvero alto, ma tenere aperti gli store di settore, chiamiamoli cosi, dove potenzialmente potremmo trovare lo stesso numero di clienti?
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Perchè mi ammalo al centro commerciale e da Ikea no? Il grande mangia sempre il piccolo?
Qualcosa sfugge, in realtà più di qualcosa. Perchè se consideriamo la difficoltà di gestione che può derivare da una chiusura di più giorni, dobbiamo per forza di cose considerare anche la situazione del piccolo imprenditore, costretto a chiudere il suo negozio, di qualsiasi tipologia si tratti, per più giorni, soltanto perchè collocato in un centro commerciale. Perchè il piccolo imprenditore in questa situazione è, purtroppo, come sempre penalizzato rispetto al grande marchio?
Troppe cose non trovano il riscontro della logica in certe situazioni. Chiudo la grande area di vendita perchè favorirebbe l’affluenza spropositata di potenziali clienti, ma lascio aperto il grande store, che potrebbe richiamare lo stesso numero di potenziali clienti, se non di più in certi giorni. Penalizzo il piccolo imprenditore, il commerciante che investe nella propria attività e rischia di vederla fallire, ma tutelo il grande marchio, sovvenzionato a più riprese dagli interventi statali. Qual’ è il senso di tutto ciò?
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