Gli occhi del Governo ancora una volta concentrati sulla regione Campania, al centro dell’ennesimo scontro.
Continua lo scontro istituzionale in Campania. La regione governata da Vincenzo De Luca, vive la non facile situazione rispetto ad una paradossale incertezza di giudizio circa il grado di criticità dell’emergenza vissuta. In pratica da un lato c’è la collocazione in zona gialla, dall’altro gli attacchi continui da parte dei media e di pezzi delle istituzioni circa la drammatica situazione che la regione starebbe vivendo nelle ultime settimane.
Gli attacchi, ormai quotidiani, arrivano praticamente da qualsiasi direzione, gli stessi governatori di regione, di altri territori hanno spesso criticato il criterio che di fatto ha collocato la regione Campania in un’area a basso rischio, secondo il livello d’emergenza accertato. Posizione che ha fatto storcere il naso ed aperto scenari che parlano di favoritismi, ammiccamenti e quant’altro, ma la fantasia si sa, a volte può non avere limite.
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Coronavirus, è ancora scontro sulla Campania: chi la spunterà?
Nella giornata di oggi lo scontro è nato in seguito alle dichiarazioni del ministro degli Esteri, campano, Luigi Di Maio, che avrebbe descritto la situazione nella sua regione di origine drammatica, alla luce da quanto evidenziato ultimamente anche dai media, e che pertanto si ritiene necessario l’intervento dell’esercito e della protezione civile, per allestire ospedali da campo che possano aiutare la gestione del contagio aumentando i posti letto disponibili.
La risposta del governatore Vincenzo De Luca, non si è fatta attendere, attraverso un post pubblicato su Facebook, il presidente di regione ha infatti ribadito che nessuna delle proposte avanzate da Di Maio saranno accettata. L’unica richiesta fatta dalla Campania, riguarda l’invio di nuovi medici, ma al momento non è stata ancora accolta. Il resto, ribadisce De Luca, è soltanto sciacallaggio.
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