Aurora non ce l’ha fatta: mercoledì 11 novembre ha chiuso gli occhi per sempre: uccisa con il fratellino e la mamma.
Ieri, mercoledì 11 novembre, le prime avvisaglie che Aurora stava per arrendersi: l’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino aveva dichiarato la sua morte cerebrale già in mattinata. Poi, nel pomeriggio, il cuore della piccola di due anni, si è fermato. Il padre alla fine li ha uccisi tutti: moglie, figli e il cane, una famiglia che scompare.
La strage di Carignano ha avuto il suo epilogo più tragico: Alberto Accastello, 40 anni, lunedì mattina ha sparato a tutta la famiglia e poi si è tolto la vita. La moglie, Barbara Gargano, è morta poco dopo l’arrivo dei soccorsi, il figlio Alessandro aveva perso la vita nel tragitto verso l’ospedale: Aurora era gravissima, ma viva. Ha lottato per due giorni ma erano troppo gravi le ferite per un corpo tanto piccolo, e ieri si è arresa.
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Aurora ha raggiunto mamma e fratellino in cielo, il padre li ha uccisi tutti: i bambini dormivano
Ieri erano anche previste le autopsie sui corpi di Barbara e del figlio Alessandro. Sembra che il padre abbia sparato al piccolo mentre dormiva nella culla, così come confermato dall’ospedale Amedeo di Savoia dal medico legale Roberto Testi, che ha ricevuto l’incarico dal pm Livia Locci. Il bimbo è morto durante il trasporto all’ospedale.
Aurora si è spenta ieri: il padre gli aveva sparato in testa e un proiettile gli ha procurato un gravissimo trauma cranico. La comunità di Carignano, in provincia di Torino, è sconvolta per quanto accaduto lunedì in quella villetta. Dalle prime informazioni, pare che Barbara volesse interrompere il rapporto con Alberto, da qui il raptus omicida-suicida dell’uomo. La drammatica vicenda torna ad accendere i riflettori sul tragico conteggio dei femminicidi in Italia, molti dei quali compiuti in pieno lockdown. Ieri, un’altra donna è stata uccisa, nel Casertano.
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