Dopo aver ucciso il carabiniere, Cerciello, uno studente americano fu bendato e legato in caserma. Oggi è stato spiegato il perché.
Fecero scalpore le immagini di un cittadino americano bendato e legato su una sedia all’interno di una caserma italiana. Questo logicamente non è consentito dalla legge italiana ed il responsabile fu sospeso dal servizio.
Oggi in aula, il militare è stato ascoltato ed ha affermato che bendare Gabriel Natale Hjorth, reo di aver ucciso il carabiniere, Mario Cerciello Rega, servì per “Farlo calmare”.
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Aveva ucciso un militare, ma non poteva essere bendato in una caserma
Metodi da film di spie americane, non era certo il caso di compiere tali gesti in caserma, tantomeno di filmarli, visto che quel gesto divenne poi virale. Gabriel Natale Hjorth, uno dei due giovani stranieri incolpati di aver ucciso il vicebrigadiere Cerciello per un normale controllo, subì un trattamento non regolare. Il carabiniere che si prese la briga di legarlo, ascoltato in Tribunale, ha oggi dichiarato: “Il bendaggio durò 10 minuti scarsi. Non avevo mai bendato un fermato ma in quel contesto lo feci per preservare l’indagine e per l’incolumità del soggetto”.
Era sceso semplicemente a svolgere il proprio lavoro, Mario Cerciello Rega, che non è mai più tornato a casa. Qui, le commoventi parole di sua moglie. Il carabiniere che legò uno dei due ragazzi, ha confessato che il soggetto era agitato e che tutto fu fatto solo per calmarlo. Fermato, insieme al giovane legato, Finnegan Lee Elder, l’altro straniero accusato di aver ucciso il brigadiere.
Il carabiniere ha poi spiegato che quando Natale: “fu portato in ufficio la tensione era elevatissima, c’era un gran vociare, c’erano urla, tentò anche di divincolarsi dalla presa di un maggiore, era agitato”.
“Notai un foulard appeso all’appendiabiti e lo bendai. Il mio scopo era quello di riportare alla calma il soggetto”, ha continuato il militare.
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