Decisione definitiva per il motociclista professionista italiano, Andrea Iannone. Squalifica di ben 4 anni.
Squalifica di 4 anni per Andrea Iannone. Ha deciso il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS), dopo l’appello perso dal pilota italiano. Tutto è iniziato nel dicembre 2019, quando Iannone ebbe 18 mesi di sanzione perché trovato positivo al doping al GP di Malesia del 3 novembre.
PEr l’esattezza, la sostanza trovata fu il Dostranolone, che rese illecita la sua gara, grazie al controllo antidoping. Il farmaco, è un uno steroide androgeno esogeno anabolizzante. Dalla prima decisione, la sanzione è ora raddoppiata.
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Andrea Iannone: carriera finita?
Stavolta non è il gossip a far finire al centro dell’attenzione, il motociclista Andrea Iannone, che a settembre scorso è tornato a parlare di Belen, definendola: “Un punto di riferimento”. Questa volta è una notizia legata allo sport e tutt’altro che positiva, che fa parlare del pilota di Vasto. Iannone infatti, è stato squalificato per 4 anni a causa del doping. Lui ha sempre detto di essere innocente e di aver assunto il farmaco in maniera accidentale, i giudici però hanno accusato lo stesso pilota di non fare attenzione alle sostanze assunte.
La difesa ha provato a far terminare la stagione 2020 al pilota, per farla slittare a giugno 2021. Le prove scientifiche di laboratorio però non hanno confermato le tesi del pilota Aprilia che ora resterà fermo per moltissimo tempo.
Purtroppo Iannone è nato nel 1989, tra quattro anni non sarà più giovanissimo. Questo vuol dire che la carriera del pilota italiano potrebbe essersi ormai fermata per sempre. Ci sono motociclisti che corrono anche oltre i 35 anni, ma che magari sono sempre stati in allenamento ed al centro della competizione, mentre uno stop ai motomondiali per 4 stagioni potrebbe pesare sulla prossima scelta di Iannone. Intanto, il pilota vastese, ha fatto parte del mondo della Moto GP per 15 anni.
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