Accordo Volkswagen-Grecia: arriva la prima isola a zero emissioni

La casa di automobili tedesca, Volkswagen e la Grecia, hanno raggiunto un accordo storico. Ci sarà la prima isola a zero emissioni.

Quella che in italiano chiamiamo Stampalia, è una piccolissima isoletta di proprietà della Grecia ed è finita al centro di un progetto sperimentale, grazie ad un accordo tra il Governo del Paese ellenico e la Volkswagen.

Sarà questa, la prima isola a zero emissioni. Infatti sull’isoletta greca a breve, circoleranno solo auto elettriche, alimentate cioè con energia prodotta da fonti rinnovabili, presenti sul territorio.

Leggi anche >>> Onu, arriva il sì di 77 Paesi a ridurre le emissioni

Volkswagen e Grecia, accordo per un’isola di mille anime

Stampalia è un’isoletta sita nel Dodecanneso, misura 97 km quadrati, ed ospita 1.300 persone circa. Il numero di turisti che riceva annualmente però, supera di gran lunga quella degli abitanti: 72.000. Ora, il Governo greco si è impegnato a trasformarla nel giro di sei anni. Sul territorio infatti, ci sono circa 1.500 veicoli a motore e saranno tutti sostituiti da Volkwagen, con auto elettriche.

Saranno le auto della polizia, i bus, i furgoni per le consegne, ambulanze e scooter ed auto per lo sharing, ad essere sostituite. La stessa casa di Wolfsburg, nata nel 1937, installerà poi su Stampalia, almeno 230 colonnine per la ricarica. Nel suo piccolo, anche l’Italia sta tentando di muoversi verso quel futuro, con un programma di aumento delle accise sul Diesel.

Saranno fonti rinnovabili presenti sull’isola, a produrre l’energia adatta a ricaricare i veicoli di vario tipo, principalmente le fonti saranno eoliche e fotovoltaiche. Ad occuparsi di questa novità, è stato soprattutto il viceministro degli Affari Esteri, Konstantinos Fragogiannis che ha dichiarato: “Oggi è un grande giorno per Stampalia, il Dodecanneso, il Mar Egeo e tutta la Grecia. Oggi lanciamo il primo progetto ‘Smart Green Island‘ nel nostro Paese, un progetto che segna un grande cambiamento per le nostre prospettive”.

Leggi anche >>> Coronavirus: in Cina crollo di emissioni inquinanti, numeri eclatanti