Regione e comune battagliano a colpi di dichiarazioni e velati insulti, ma alla fine chi ci rimette è sempre la gente.
La situazione in Campania non è delle migliori, e questo purtroppo si sapeva. Negli ultimi giorni una nuova dinamica, risalta forse più di altre, anche se la cosa è di per se molto difficile, perchè vede, di fatto un vero e proprio scontro istituzionale tra regione e comune. De Luca contro De Magistris, diverbi, dichiarazioni al veleno, offese più o meno velate e spesso atti di puro egoismo istituzionale, se cosi può essere definito.
Nei giorni scorsi, il presidente De Luca, aveva chiamato in causa i sindaci delle città campane, invitandoli a prendere provvedimenti nelle proprie città per evitare inutili e dannosi assembramenti. Napoli non ha risposto all’appello, il sindaco De Magistris non ha ritenuto opportuno chiudere strade o piazze, con il risultato di avere migliaia e migliaia di cittadini riversati sul lungomare ad affollare bar, ristoranti e quant’altro.
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Coronavirus, in Campania non si ferma lo scontro : chiesto il lockdown
Nelle ultime ore il presidente De Luca, ha chiesto un confronto con il ministro della Salute Speranza, per rileggere i dati della regione e valutare ulteriori riflessioni in merito ad un quadro generale, secondo De Luca ingigantito nella sua gravità, dai media nazionali e locali. Nelle stesse ore lo stesso De Magistris ha chiesto ancora che nella regione fosse applicato un lockdown totale, questo dopo aver ancora ribadito l’inutilità di chiudere strade e piazze.
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