Coronavirus, il valzer dei colori: l’Italia cambia ancora faccia

Previste, a meno di clamorosi colpi di scena nuove misure per almeno tre regioni nelle prossime ore. Cambio di colori.

Napoli folla
Napoli zona gialla folla in via Toledo (Newfotosud Renato Esposito)

Negli ultimi giorni si è assistito al totale disprezzo delle regole imposte dal nuovo dpcm, ufficializzato soltanto pochi giorni fa dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Strade affollate, ristoranti pieni, totale disinteresse per la salute propria ed altrui. Bar beccati con 30 persone all’interno, ristoranti con cerimonie da 50 invitati, in pratica si è assistiti ad una vera e propria pubblica esecuzione di ciò che ci è rimasto del buonsenso, spesso inutilmente sbandierato.

I dati restano quelli, in linea di massima nelle regione alle quali si era assegnato und determinato livello di emergenza, per tutta una serie di fattori, la situazione resta bene o male la stessa. Cosa è cambiato allora? E’ cambiato l’approccio della popolazione, migliaia di persone che anche dopo aver ascoltato le indicazioni di cautela e buonsenso da parte delle istituzioni, hanno fatto di tutto, ma proprio di tutto per dimostrare quanto la cosa, di fatto gli importi poco.

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Coronavirus, il valzer dei colori: Cosa non sta funzionando nell’azione del Governo?

Assodato che in linea di massima, i numeri, i dati a disposizione dei tecnici che hanno elaborato la divisione in fasce colorate della penisola, restano gli stessi, c’è da capire ora cosa non stia realmente funzionando nell’attuazione di determinate misure di sicurezza. A questo punto, gli stessi medici, ed anche qualche esponente istituzionale di rilievo sembri spingere affinchè la propria regione venga posizionata in una fascia diversa, dal livello di emergenza più alto.

In queste ore, infatti, fonti vicine all’esecutivo, parlano di una fase di “studio” per tre regioni, Campania, Toscana, e Veneto, che potrebbero quindi passare ad un livello successivo di emergenza. Azione che a questo punto determinerà una stretta sugli istinti pericolosi di molti cittadini, costringendoli senza alcuna riserva a restare a casa per un tempo definito, ovviamente salvo giusta motivazione.

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