Il governatore lombardo sicuro che la situazione nel capoluogo stia man mano degenerando, e fa un paragone con Bergamo.
Il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, in questi giorni al centro delle polemiche con il Governo per come si è gestita la questione dpcm, con il relativo posizionamento della sua regione in zona rossa, e quindi chiusa in tutto e per tutto stile lockdown di marzo, è intervenuto questa mattina in radio per parlare della complessa situazione nel suo territorio. Una situazione drammatica, quella descritta da Fontana che non lascia presagire dei miglioramenti nell’immediato futuro.
Ha parlato del numero dei contagi Fontana, e della delicata situazione di Milano, che è un centro urbano grande, molto popoloso, che rischia secondo il presidente lombardo di fare la parte che fu di Bergamo, nel corso della prima ondata. Con la differenza però che essendo Milano, come detto, molto più grande e popolosa, si rischia davvero di trovarsi di fronte ad uno scenario catastrofico. In questo caso considero giusta la chiusura totale.
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Coronavirus, Fontana affranto: “Condivido in parte la linea del Governo”
Attilio Fontana, ha poi parlato degli screzi degli ultimi giorni con il Governo, dicendosi comunque favorevole alla chiusura totale della regione considerati i dati analizzati, e quindi in parte in linea con quanto è stato stabilito dall’ultimo dpcm. Quello che però non ha gradito, è stata la non analisi degli ultimi dati, che secondo Fontana avrebbero potuto dire qualcosa in più rispetto alla situazione generale. Solo questo, dice, poteva essere gestito diversamente.
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