Vertice di maggioranza in serata per rinsaldare un’intesa che quasi sembrava scricchiolasse pochi giorni fa.
Il Governo va avanti fino al 2023. Cosi, di fatto, si conclude il vertice di maggioranza convocato nella giornata di ieri tra i rappresentanti dei tre partiti di Governo, Crimi, Zingaretti e Renzi, insieme al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Le difficoltà certo si sono palesate spesso in corso d’opera, ma l’esecutivo tiene e dichiara di voler arrivare compatto fino a fine legislatura, termine naturale quindi nel 2023.
Le ultime tensioni si erano manifestate nel corso dei giorni precedenti all’ufficializzazione del nuovo dpcm. Dubbi ed incertezze da parte degli alleati, avevano dato a Conte ed all’opinione pubblica che qualcosa potesse cambiare, e che quella solidità mostrata nei mesi passati potesse iniziare a scricchiolare. Da qui, probabilmente la necessità di un chiarimento, di un faccia a faccia che ridia linfa all’esecutivo ed alle sue componenti.
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Governo, vertice di maggioranza chiarificatore: l’esecutivo non ha alcun problema di tenuta
Sembra voler dire questo, di fatto, la posizione venuta fuori dall’ultimo vertice di maggioranza. Nessun problema, nessuna crepa, nessuna frizione. Il problema invece sembra essere un altro. E cioè che si , è vero, non è che si siano riscontrati questi enormi scontri all’interno della maggioranza, almeno pubblicamente. Ma è anche vero che alcune anime proprio dell’esecutivo, premono affinché la tensione resti alta, facendo in modo insomma che ci si ricordi sempre di quelle forze che di fatto consentono la vita alla maggioranza.
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