Un medico cinquantanovenne, visitava i pazienti nonostante la sua positività al Covid. Succedeva in provincia di Cuneo.
Un fatto molto grave, quello reso noto dall’Asl, che accadeva nella provincia di Cuneo. Un medico, pur sapendo di essere positivo al Coronavirus, continuava a visitare i propri pazienti, a questo punto, mettendoli a rischio.
Il cinquantanovenne è un medico di famiglia, Valter Borghino, ed è stato denunciato e momentaneamente fermato dall’Asl per violazione di quarantena e quindi appunto, per aver esercitato la sua professione nonostante la positività.
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Il medico positivo potrebbe anche essere arrestato
A riportare la vicenda, è stato il quotidiano, La Stampa, che ne descrive lo svolgersi della vicenda. Il medico della provincia di Cunero, ora non rischia soltanto un’ammenda che andrebbe dai 500 ai 5.000 euro. Egli infatti, rischia una sanzione penale con un arresto dai 3 ai 18 anni.
Non è di certo un buon momento per i pazienti italiani, che mettono tutto nelle mani di medici fuorilegge, come quello di Napoli che inventava l’urgenza delle operazioni da fare, per svolgerle nella sua clinica privata in cambio di lauti compensi. Borghino aveva scoperto la sua positività, ma non si era di certo fatto mancare la visita in casa di un paziente oncologico, per poi recarsi in studio a stampare dei documenti. Venuto a conoscenza di questa cosa, il sindaco della città ha denunciato il tutto.
Di tutta risposta, il medico si è scusato dicendo che sebbene il tampone evidenziasse la sua positività, un sierologico effettuato poco dopo, lo vedeva negativo. “Ero asintomatico – ha spiegato il dottore – non ero sicuro di cosa mi fosse successo, per cui ho continuato l’attività fino alle 19 di venerdì, quando sono arrivati i carabinieri e mi hanno detto di smettere. Quel giorno ho incontrato pochi pazienti e sempre nel rispetto dei dispositivi di sicurezza”.
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