La crisi è ormai profonda, il grido d’allarme è nelle esperienze dei lavoratori che ogni giorno escono per niente.
Nei giorni scorsi, si è fatta sentire forte, la protesta dei tassisti, e con loro dei noleggiatori di autobus e quindi dell’intero comparto di liberi professionisti profondamente colpiti dalla crisi seguita all’epidemia di Covid19, che in queste settimane ha duramente colpito il nostro paese. Le esperienze, le emozioni di queste donne, di questi uomini, sono al limite della disperazione, senza lavoro, senza guadagni, senza indipendenza e senza dignità.
La storia di Claudia, tassista fiorentina, raccontata attraverso la trasmissione tv “Mattino Cinque”, è quella di una donna, che ha investito nel suo lavoro, che ci ha messo energia, passione, determinazione, oltre che risorse. Una donna che ogni mattina scende in strada per fare quasi da servizio pubblico, ma i treni sono vuoti, non arriva nessuno, non si lavora, e la sua condizione da troppo tempo, cosi come la sua attività è davvero al limite.
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Mattino 5, la tassista in lacrime: “siamo al limite, ora servono gli aiuti”
Il racconto di Claudia, mentre, inutilmente gira la città in cerca di potenziali clienti, in cerca di qualcuno non intenzionato a prendere un mezzo pubblico, dice quasi ironicamente, è straziante. Gli stenti quotidiani, la prima chiusura a marzo, l’aiuto continuo dei genitori, pensionati, che dovrebbero soltanto godersi la pensione di questi tempi, dopo i sacrifici fatti, e invece devono provvedere a lei, devono aiutarla, sostenerla.
La disperazione di una giovane tassista di Firenze "Non ce la facciamo più con le nostre forze, dobbiamo essere aiutati"#Mattino5 pic.twitter.com/doafOLIycA
— Mattino5 (@mattino5) November 5, 2020
Non regge Claudia, il suo racconto finisce tra le lacrime. Per una condizione calpestata, per una dignità ormai perduta, per la consapevolezza che di questo passo dovrà dire addio al suo lavoro, e per il sostegno che non arriva, che non c’è da parte di uno Stato assente, non più giustificato.
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