L’assassino di Simone Frascogna è un diciottenne che trovatosi in difficoltà per la forza della vittima, ha usato il coltello senza pietà.
Simone Frascogna era troppo forte per quei tre bulli che lo hanno aggredito perché intralciava la loro auto. E allora uno di loro, spraffatto, ha pensato bene di tirare fuori un coltello e colpire il diciannovenne con tre fendenti, tutti al torace: mortali. Si chiama Domenico Iossa, ha 18 anni e ora piange per quello che ha fatto. Mai come la famiglia di Simone, ma piange. «Non mi faceva passare con l’auto, poi siamo arrivati alle mani, stavo avendo la peggio, l’ho accoltellato…» – ha raccontato agli investigatori.
Simone Frascogna era in auto con un amico a Casalnuovo, nel Napoletano. Erano in auto e sono stati avvicinati da tre diciottenni a bordo di un’altra auto. I tre aggressori sono stati presto individuati, le indagini sono coordinate dalla Procura di Nola (guidata da Laura Triassi) e affidate ai carabinieri. Due giovani sono stati fermati poche ore dopo, hanno 18 e 17 anni. Sono stati riconosciuti anche grazie alle registrazioni delle videocamere di sorveglianza.
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Simone Frascogna ucciso a 19 anni: “tu non sai chi sono io”
Domenico Iossa, il giovane che si è accusato dell’omicidio, si è consegnato nella notte. I carabinieri di Castello di Cisterna già sapevano che era stato lui ad accoltellare Simone, lo avevano cercato in casa sua, ma era scappato. Ha 18 anni appena compiuti e di professione fa il carrozziere. Ha raccontato la sua versione di quella sera. La lite sarebbe cominciata quando la vittima non avrebbe lasciato strada libera alla sua auto.
Dalla vettura il 18enne, o uno del suo gruppo, avrebbe cercato di mettere subito le cose in chiaro: “Tu non sai a chi appartengo”. La lite sembrava finita lì, ma poco dopo i ragazzi si sono rivisti. L’auto di Simone accosta, l’altra arriva subito dopo e si parcheggia davanti. E parte subito la rissa. Ma Simone si sa difendere, fa palestra, è appassionato di arti marziali. Riesce a tenere testa a quei tre, è più forte. E così uno degli aggressori che sta avendo la peggio, sta “abbuscando”, tira fuori il coltello.
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