Il ministro dell’istruzione, Lucia Azzolina, ha spiegato come si muoverà il Governo per la scuola in questa seconda ondata Covid.
Il ministro dell’istruzione italiano, Lucia Azzolina, ha parlato oggi, dopo l’annuncio dell’ultimo Dpcm, che andrà in vigore da venerdì 6 novembre 2020. Si lotta per portare subito i ragazzi in classe, ma non c’è ancora una data stabilita.
Così, il ministro: “La situazione in tutta Europa è seria, le decisioni che abbiamo preso sono state difficili: persino lasciare le primarie e le secondarie di primo grado aperte nelle zone rosse non è stato semplice. Per quanto mi riguarda potrò sentirmi sollevata soltanto quando tutti i miei studenti potranno tornare in classe”.
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Azzolina sulle iniziative per la scuola durante il Covid: “Zone rosse? Ottimi risultati”
Non tutti sono contenti, dopo l’annuncio del prossimo Dpcm in vigore. Molti governatori di Regione infatti, si sono lamentati della scelta dei “colori” adottata dal Governo. “Scuole aperte nelle zone rosse un ottimo risultato”, annuncia ottimista Azzolina. “Nelle zone rosse – spiega la ministra – ci sono molte limitazioni per tutti, ma le scuole restano aperte fino alla prima secondaria di primo grado. Abbiamo pensato di garantire i bambini che hanno cominciato la nuova scuola, che sono passati dalla maestra ai professori. Tenere aperte le scuole nelle zone rosse è stato un risultato notevole“.
Per quanto riguarda la chiusura delle scuole superiori, il ministro dell’istruzione, che ringrazia Governo e Presidente del Consiglio per i risultati ottenuti, spiega: “Abbiamo seguito il principio di massima precauzione e per questo ci vuole la massima responsabilità individuale nei comportamenti, adulti e adolescenti devono rispettare le regole”.
Ma Azzolina ora vuole di più, tutti gli studenti italiani, presto nelle aule. Dichiara infatti di aver più volte richiesto test rapidi per le scuole, e nulla vieta di pensare che saranno pronti per il prossimo 4 dicembre, allo scadere ovvero, del Dpcm in atto. Per quanto riguarda il concorso, infine, Lucia Azzolina ricorda: “Ha già svolto le prove il 73% dei candidati, alla prima finestra utile si concluderà e intanto iniziamo a correggere i test già fatti”.
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