Messa all’asta, per una cifra tra l’altro nemmeno così conveniente, la villetta dove fu commesso il delitto di Cogne.
La villetta dove ebbe luogo il tremendo delitto di Cogne, viene messa all’asta. Correva l’anno 2002, quando fu ucciso il piccolo Samuele in quella casa, piccolo di tre anni.
Il Tribunale d’Aosta ha deciso per la messa all’asta della casa, dopo aver respinto nello scorso settembre, le richieste di Annamaria Franzoni e di suo marito, Stefano Lorenzi, di sospensione dell’esecuzione immobiliare.
Leggi anche >>> Oms allarme Covid: “Mutato, lo trasmettono i visoni”, pronti ad ucciderne 15 milioni
Villetta del delitto di Cogne in vendita: la base d’asta
Ancora guai per Annamaria Franzoni e Stefano Lorenzi, già ieri era stata disposto il pignoramento della loro villetta a Cogne. Oggi, l’ufficialità della messa all’asta. La base è di 800.000 euro, ma non è stata ancora fissata la data in cui verrà battuta al miglior offerente la casa in cui si svolse il delitto.
Il contenzioso, con l’avvocato della famiglia, Carlo Taormina, nasce da una sentenza civile passata in giudicato a Bologna. La Franzoni, che in definitiva è stata accusata per aver ucciso suo figlio il 30 gennaio 2002, ha scontato per questo 16 anni, ma ha un debito col suo ex legale di oltre 275.000 euro per non aver pagato gli onorari difensivi, diventati poi 450.000 euro con il pignoramento.
A mettere ulteriormente in difficoltà la famiglia, rifiutando la sospensione dell’esecuzione immobiliare, il giudice, Paolo De Paola. La villetta quindi, sarà ufficialmente messa all’asta. Ora, la curiosità riguarda l’effettiva vendita dell’immobile. Oltre al costo, risucirà ad essere venduta, con la fama che la precede? A parte essere stata nominata per quasi vent’anni dalle tv italiane, non dimentichiamo che al suo interno, vi è stato ucciso un piccolo innocente.
Leggi anche >>> Simone ucciso a 19 anni: “l’ho accoltellato io, era più forte” E scoppia a piangere