Bollettino coronavirus 4 novembre: è caos, gli ospedali non reggono

L’Italia suddivisa in zone d’emergenza, il nuovo dpcm è stato firmato dal premier, ma quando sarà reso pubblico?

Al via, come si è accennato, da domani, l’attuazione del nuovo dpcm firmato dal Presidente del Cosiglio, Giuseppe Conte, ma di fatto non ancora annunciato, presentato, o come dir si voglia. Gli italiani, suddivisi in fasce colorate, in base alla gravità dell’emergenza nella propria regione di residenza, si vedranno assegnare dei divieti, chiusure, regole generali e quant’altro. Il passaggio da una zona all’altra, da una fascia di colore all’altra sarà considerato in caso di aggravamento dell’emergenza, in corso d’opera.

I contagi ci sono sempre, i numeri complessivamente tendono all’aumento, e la soluzione trovata dal Governo, di fatto differenzia i campi d’azione. Più restrizioni dove l’emergenza è maggiore, dove i numeri più alti e potenzialmente meno gestibili, meno accorgimenti e quindi restrizioni dove la situazione ancora consente determinate libertà. Per il momento, il quadro generale dovrebbe essere questo, sempre che riescano a spiegarcelo meglio, magari con un intervento proprio del premier.

Coronavirus bollettino del 4 novembre: tutti i dati dei contagi

Nelle ultime 24 ore contagi in aumento: 30.550 ma i tamponi sono stati moltissimi: 211.821, 352 i nuovi decessi.

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Bollettino coronavirus 4 novembre: l’Italia paga il conto della seconda ondata

L’Italia sembra essere in ritardo rispetto al resto dell’Europa, anche se li i numeri sono molto più alti. L’Italia sembra essere in ritardo rispetto alla scelta del giusto profilo da tenere nei riguardi di questa emergenza, prendere le misure al virus, come fare, a cosa affidarsi, a quali strumenti, a quale studio, a quali operazioni. Il Governo sembra essere in ritardo, anche nel dare notizia agli italiani di ciò che sta succedendo e di come si pensa di intervenire.

Restiamo qui, attendiamo, sembrano dire i cittadini, e paghiamo il conto della seconda ondata. Qualcuno dovrà pure farlo no? Qualcuno dovrà pure pagare, ovviamente escludendo quelli che purtroppo, hanno già pagato con la propria vita.

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