Il professor Crisanti torna a far parlare di se con un duro attacco al Governo in merito a quello che è filtrato dell’ultimo dpcm.
Andrea Crisanti torna alla carica dopo le ultime indiscrezioni sulle misure contenute nel nuovo dpcm. Secondo il professore di microbiologia, la situazione è pesante e certe misure non porteranno alla risoluzione del problema. Ci sono carenze strutturali alle quali bisogna porre rimedio, altrimenti si corre addirittura il rischio di una terza ondata. Bene qualche misura ma per il resto Crisanti resta assai critico sulla nuova misura che sarà ufficializzata a breve.
I dubbi di Crisanti nascono dalla presunta disposizione che sancirebbe i lockdown in base alla gravità della situazione contagi nelle varie regioni del paese. Secondo l’esperto insomma le regioni potrebbero barare, per evitare di essere chiuse, potrebbero falsificare i numeri per evitare una chiusura che di fatto potrebbe danneggiarli. E’ semplice barare in questi casi, ed in questo in particolare sarebbe ancora più semplice, di fatto.
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Nuovo dpcm, le parole di Crisanti: “Si rischia la terza ondata”
Secondo Crisanti inoltre, è ben fatta la norma che riduce gli orari di bar e ristoranti, perchè in questo modo si colpiscono gli assembramenti del tutto inutile, anche se poi trova puramente demagogica l’idea del coprifuoco, perchè di fatto se tutto è chiuso dove potrebbe mai andare la gente? Crisanti insomma sposa qualcuna delle riflessioni fatte dall’esecutivo ma di fatto resta scettico, anche per ciò che riguarda la concretezza delle misure.
Secondo l’esperto infatti, il lockdown deve partire subito, per tutti, perchè solo cosi si può provare anche a riorganizzare la macchina sanitaria, con il tracciamento dei positivi, ed il riordino di personale infermieristico e medico. Si avrebbe il tempo una volta calata la curva di resettare tutto e ripartire, altrimenti si rischia anche una terza ondata.
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