I primi sintomi, poi la paura e la sensazione di non riuscire a respirare, così racconta il Covid un paziente guarito a Milano.
Nonostante la giovane età, Claudio Delaini, ha rischiato la vita a causa del Covid-19. Oggi, salvato dai medici di Milano, ha voluto raccontare la sua esperienza per farci capire come ci si sentirebbe al suo posto.
Claudio dice di volersi raccontare soprattutto per far comprendere agli italiani perché bisogna fare molta attenzione e che la pandemia non è per niente da prendere sottogamba. Le prime linee di febbre, il 9 ottobre scorso, poi dei miglioramenti ed il ritorno della febbre, quindi il tampone.
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Salvato dal Covid grazie al Policlinico di Milano
“Venerdì faccio il tampone e sabato scopro di essere positivo. Parlo con due medici, i quali mi chiedono di fare delle prove con il saturimetro e mi dicono di andare in ospedale”. Inizia così il racconto di Claudio, che poi spiega: “Non stavo però ancora male. Durante la notte in pronto soccorso, mentre sono in bagno, ho la mia prima crisi respiratoria“.
Claudio viene ricoverato al Policlinico di Milano, città per la quale l’ordine dei medici, ieri, ha chiesto un lockdown ad Hoc. Racconta delle prime crisi, dicendo che la sensazione è quella di annegamento e che, logicamente, non lo augura a nessuno. Il reparto, al suo arrivo era quasi vuoto, l’ingegnere milanese racconta che per vederlo riempire sono bastate poche ore. Poi, il “casco” per la respirazione e le cure.
Dopo undici giorni, finalmente Claudio riesce a guarire, grazie al lavoro di medici ed infermieri che ringrazia: “Li ringrazierò sempre. Hanno una determinazione e una preparazione incredibile. Non hanno lasciato stare nessun particolare. Non conosco tutti i loro nomi ma spero che i miei ringraziamenti gli arrivino”.
Questo, il lungo ringraziamento condiviso da Claudio su Facebook:
https://www.facebook.com/claudio.delaini7/posts/3750180341693448
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