In una delle regioni maggiormente colpite dall’epidemia c’è una emergenza nell’emergenza, e si cerca di intervenire.
In Lombardia, la situazione da più giorni risulta essere abbastanza critica, per il numero di contagi, per le carenze strutturali che man mano vanno evidenziandosi, e da ieri anche per l’indice di trasmissibilità, ufficialmente identificato dal Governo come criterio per stabilire eventuali provvedimenti nelle singole regioni. La Lombardia non vive uno sei suoi migliori momenti. Tra le ultime difficoltà riscontrate, la carenza di medici ed infermieri.
Capita, spesso, purtroppo, che in Lombardia, cosi come in altre regioni, perchè poi non sarebbe giusto dare a questa regione la maglia nera dell’organizzazione sanitaria, che ci sia carenza di personale disponibile agli interventi domiciliari. Praticamente, una carenza che si immagina abbiano la maggior parte delle regioni. Tale carenza, di fatto determina l’obbligo di accogliere negli ospedali, pazienti che probabilmente potrebbero tranquillamente gestire la propria condizione di salute da casa.
LEGGI ANCHE >>> Coronavirus 30 ottobre i medici concordi: chiudete Lombardia e Campania
In Lombardia è allarme carenze: quanto preoccupano i numeri?
Non avere a disposizione personale per gli interventi di natura domiciliare, parliamo di circa 520 infermieri e 100 medici in meno, vuol dire di fatto non avere l’opportunità di prestare un primo soccorso che consenta di fatto una primaria scrematura di potenziali pazienti. Tale scrematura, ovviamente consentirebbe un numero di ricoveri presso le strutture ospedaliere nettamente inferiore a quello attuale, tale dato, di fatto cambierebbe radicalmente la situazione.
LEGGI ANCHE >>> Coronavirus, l’immunologa Viola:Lockdown per Lombardia e Campania