La creazione di un nuovo focolaio di influenza aviaria impone l’abbattimento di circa 500 uccelli per evitare che il virus possa provocare ulteriori danni
Può sembrare quasi un’iperbole, ma invece è solo la realtà dei fatti. Ad alimentare la paura nel Regno Unito alle prese con una seconda ondata di covid piuttosto importante, c’è anche la formazione di un focolaio di influenza aviaria.
Nella fattispecie è stato individuato in una fattoria del Kent. Secondo quanto riportato dal noto tabloid inglese The Indipendent il pericolo del virus sarebbe passato da basso ad alto nel giro di pochi giorni.
Una situazione che ha creato non poco allarmismo. Visto che è stata scoperta per tempo, è però stata immediatamente arginata.
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Influenza aviaria, le misure cautelari per cercare di limitare i rischi
Per evitare ripercussioni drastiche in un periodo in cui già si è alle prese con un altro patogeno, si procederà con l’abbattimento del pollame e degli uccelli in cattività presenti nella fattoria. A dare la comunicazione ufficiale è stata Christine Middlemiss, capo ufficiale veterinario del Regno Unito.
Una decisione presa dopo che il Dipartimento per l’ambiente, l’alimentazione e gli affari rurali ha scoperto che tre volatili della fattoria erano positivi. In totale sono stati esaminati 20 uccelli in base a quanto previsto da un programma di sorveglianza dell’influenza aviaria che viene svolto periodicamente in attività di questo tipo.
In generale è bene non eccedere in preoccupazioni futili. Con l’attuazione del provvedimento (comunque doloroso visto che ci sono di mezzo degli animali), non esistono rischi reali per la popolazione. In generale, deve comunque osservare delle rigide regole per sconfiggere una volta per tutte il coronavirus, che ormai da diversi mesi sta falcidiando tutto il mondo.
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