Gigi Proietti è nato e morto nello stesso giorno, alcuni fan non hanno potuto fare a meno di notare una strana coincidenza.
La notizia della morte di Gigi Proietti è stata accolta con grandissimo dolore dai fan e dai colleghi, il fuoriclasse del cinema e del teatro italiano lascia un vuoto incolmabile. Proietti ha deciso di regalare un’ultima battuta prima di andarsene, all’età di ottanta anni, proprio nel giorno del suo compleanno.
Da ieri si legge sul web una frase molto particolare che ha colpito numerosi fan: “”Proietti è nato e morto il 2/11. Provate a fare 2 diviso 11”, ma cosa significa? Una coincidenza, quella di nascere e morire nello stesso giorno, che ha molto colpito i fan anche alla luce della risposta all’indovinello citato sopra.
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L’ultima battuta di Gigi Proietti prima di chiudere il sipario
L’ultima battuta, Gigi Proietti, ce l’ha lasciata li, sotto gli occhi tutti, scrivono in molti sul web. Per comprendere meglio quello che ha tutta l’aria di essere l’ultimo colpo di scena del mattatore della recitazione italiana bisogna prestarsi alla matematica.
“Proietti è nato e morto il 2/11. Provate a fare 2 diviso 11”, cosa si ottiene? Il web se lo chiede da ieri ed’è ormai impossibile arrivare al primo che ha carpito questo collegamento. Con una qualsiasi calcolatrice, se non siete bravi con i conti a mente, potrete eseguire la divisone restando sorpresi dal risultato: o,181818.
Concentrandoci sulle cifre dietro la virgola è facile restare di stucco 18, 18, 18, non vi dice ancora niente? Beh, il riferimento è chiaramente a una delle sue battute più celebri di sempre. Nella scenetta, Proietti pronuncia continuamente il numero ’18’, eseguendo le normali azioni della vita quotidiana prima di uscire di casa.
Continua a ripetere il numero costantemente, per strada, sull’auto fin quando, una persona più curiosa degli altri chiede: “Mi scusi signore, perché pronuncia sempre 18?” Questo è l’assist per la celebre battuta, Proietti risponde infatti: “Eccone un altro che non si fa i caz*i sua. 19, 19, 19, …”
Una coincidenza davvero particolare, che strappa un sorriso in un momento in cui sembra difficile farlo ancora, ora che uno dei più grandi maestri della risata italiana ci ha lasciato.
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