Filippine, rischia la vita a 4 anni per imitare video social

La scioccante storia arriva dalle Filippine, dove una bimba di 4 anni ha seriamente rischiato di morire per imitare un video social.

Smartphone
Fonte foto: (telefonino.net)

La minaccia, sui social, è sempre dietro l’angolo, se si tratta di bambini poi, non bastano le normali attenzione del caso per accertarsi che non si stia correndo un serio pericolo. L’esposizione dei più piccoli ai contenuti dei social network ma in linea di massima all’utilizzo vero e proprio di smartphone, tablet e quant’altro, necessita sempre di una più forte attenzione da parte dei genitori, o di chi in quel momento è con loro.

L’assurda storia arriva dalle Filippine, dove una bambina di quattro anni è stata sorpresa a saltellare per casa con una cinta stretta al collo. Cosa volesse fare la bambina? A chi aveva visto fare certe cose? Non è stato difficile scoprirlo per la madre, che in pochi minuti ha scoperto un video sul social network Tik Tok, che la bambina aveva visualizzato poco prima. Nel video una ragazza provava ad impiccarsi per diventare poi un fantasma.

LEGGI ANCHE >>> TikTok, la sfida del social network a Facebook: ecco cos’è

Filippine, rischia la vita a 4 anni per imitare video social: madre mostra i segni sui social

Nel video, la ragazza protagonista, simulava come detto l’impiccagione, la piccola probabilmente avrà percepito tutto questo come un gioco, al quale non ha rinunciato a voler partecipare. Quello che ha notato in seguito la madre della piccola fa ancora più rabbia, i segni lasciati dalla cinta, tanto stretta, sul collo della piccola. Qualcosa di evitabile, qualcosa di assolutamente assurdo che non può succedere con tanta leggerezza ad una bimba tanto piccola.

La donna, ha subito raccontato la storia della piccola sui social, per mettere al corrente gli altri genitori dei rischi che si corrono ogni giorno esponendo i propri figli all’utilizzo dei social network e dei supporti in genere utilizzati per le connessioni al web. Ennesima brutta storia, per fortuna finita bene.

LEGGI ANCHE >>> Vittorio Brumotti, minacce choc sui social: Già è tanto che sei ancora vivo

Gestione cookie