Lecce, l’assassino ed i suoi tormenti segreti: “Abbraccio un cuscino”

Nuovi interessanti sviluppi nel caso della coppia di Lecce, barbaramente uccisa da Antonio De Marco, il suo diario.

Il prete del carcere: "Antonio De Marco non è un mostro"
Antonio De Marco (Fonte foto: web)

Sempre nuovi indizi vanno a completare la fisionomia dell’assassino della coppia di fidanzati di Lecce, Antonio De Marco. Il suo diario, il romanzo che provava a scrivere, in cui appariva come “Vendetta”, un killer solitario che si fa giustizia dei torti subiti. Uccide chiunque sia felice perchè lui non lo è, uccide chi è realizzato perchè lui non lo è, uccide chi fatto chi non è solo e tormentato come lui.

La scoperta del diario ha fatto in modo di far emergere nuovi particolari sulla figura del giovane studente di scienze infermieristiche. Un ragazzo come detto tormentato, solo, rifiutato più volte, deluso da donne, e forse si era detto, tendente alla depressione forse. Ma ciò che colpisce è il disegno che a questo punto sembra esserci dietro il suo atroce crimine, un piano perfettamente sviluppato e portato a termine, con quello che di fatto avrebbe potuto rappresentare il primo di tanti omicidi.

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L’assassino ed i suoi tormenti segreti: “Solo”

C’è chi la sera, abbraccia qualcuno, mentre io abbraccio un cuscino. Queste le parole che pare siano state trovate nel suo diario, a testimonianza, ancora una volta della profonda solitudine del ragazzo, che insieme alla rabbia per una situazione vissuta per niente bene, sono sfociate in una violenza irrefrenabile, mista ad una sete di spietata vendetta verso chi, a differenza sua, invece era felice, realizzato e sereno.

Cosi come nel suo romanzo, l’epilogo è scritto, e potrebbe essere solo l’inizio se il giovane come sappiamo, non fosse stato subito arrestato dalle forze dell’ordine. Un serial killer in piena regola, questo sarebbe stato il destino del giovane, per fortuna mancato.

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