Napoli: “Non voglio che mi serva lui perchè è nero”, titolare la caccia via

L’episodio ha luogo a Sant’Anastasia piccolo comune alle porte di Napoli, un luogo dove il razzismo proprio non esiste.

Pizzeria Sant Anastasia (Leggo)

La vicenda ha dell’incredibile, se non fosse per come si è poi conclusa. Siamo a Sant’Anastasia, piccolo comune alle porte di Napoli, in una pizzeria molto nota nella zona, gestita da Giuseppe Granata. Entra una cliente, e chiede due tranci di pizza, a servirla, come sempre c’è Polash, ragazzo bengalese, da anni in Italia, in piena regola. La cliente, borbotta, dice qualcosa. Le pizze sono pronte, e li, succede qualcosa di strano.

Giuseppe Granata, titolare, come detto, della pizzeria, ascolta le parole della donna, che quasi si lamenta di qualcosa di colore nero, e lui subito pensa si stia parlando della sua pizza, magari del cornicione troppo bruciato, e quindi probabilmente non tanto gradito alla signora. Ma non è cosi, non è di cornicioni che la cliente sta parlando, non si riferisce alla cottura, al nero che in genere si forma quando la pizza resta per troppo tempo nel forno.

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Cliente della pizzeria non gradisce il colore della pelle di un cameriere: “la mangiamo noi la pizza”

Ad un certo punto però, Giuseppe si rende conto che la cliente non sta parlando di pizza, ma di Polash. In pratica non vuole che sia il ragazzo a servirla, per il colore della sua pelle. Il titolare chiede spiegazioni, e la cliente si difende dicendo che li, dove vive Polash ci sono molti contagi di Covid19, e che preferirebbe pertanto non essere servita da lui. A questo punto Giuseppe, ritira le pizze e chiede, gentilmente, alla cliente di uscire dal suo locale.

E le pizze, alla fine le hanno mangiate lui e Polash, probabilmente alla salute della cliente, che proprio non gradiva il colore della pelle del ragazzo. Un episodio increscioso e povero d’ogni logica, che rischia di macchiare l’identità di una intera cittadina. 

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