Sistema ormai in panne a Roma, dove una recente circolare ha di fatto stravolto ogni regola riguardo a cremazione e sepoltura.
A Roma è caos cimiteri. Spostamenti condizionati da una recente circolare che ha di fatto stravolto le consuete abitudini di operatori del settore e non. Una misura imposta, secondo Ama Cimiteri Capitolini, in seguito all’incremento della mortalità nel 2020. Un dato fornito dall’azienda che gestisce i cimiteri della capitale che avrebbe costretto a rivedere la classica organizzazione in merito alla gestione delle cremazioni in città.
Quello che succede, in pratica è che le salme in attesa di cremazione devono essere trasportate obbligatoriamente al cimitero del Verano, una volta effettuata l’operazione poi si può procedere al trasporto dei resti del defunto presso il cimitero prescelto per la tumulazione. Un vai e vieni che oltre a pesare sull’intera organizzazione cimiteriale, grava pesantemente anche sui familiari del defunto, costretti a quel punto a pagare un doppio trasporto.
LEGGI ANCHE >>> Il Collezionista di ceneri e foto defunti:ne ho rubate 375, esposte con le cornici
Il numero di morti in aumento ha costretto l’azienda a rivoluzionare il sistema
La nuova ordinanza però non è stata ben accolta nei fatti. Oltre alle famiglie costrette a pagare due volte il trasporto del defunto, gli stessi operatori delle pompe funebri sono nella situazione di non poter gestire al meglio l’elevato numero di trasporti, considerato tra l’altro l’orario di chiusura di alcuni cimiteri, alle 13:30. La situazione è dunque al collasso, con file di salme che tra i tre principali cimiteri cittadini, attendono di avere una degna sepoltura.
Il problema non è però nuovo nella capitale, dove già da molto tempo esiste un vero e proprio caso cimiteri. In seguito a ciò, le ordinarie operazioni funebri sono spesse compromesse da ritardi dovute ad organizzazione e limiti di tempo. A questo va aggiunto il picco di morti dell’anno in corso, e quindi la situazione è del tutto degenerata.
LEGGI ANCHE >>> Detrazione spese funebri: come funziona e quanto si può recuperare