L’immunologa descrive l’attuale scenario del nostro paese, e non trova altra soluzione alla chiusura totale delle due regioni.
La situazione non consente il recupero di dati utili a fornire una dettagliata analisi di ciò che realmente succede nel nostro paese. Le mezze misure, tra l’altro adottate ogni quindici giorni alla fine rischiano di portare ad una ulteriore chiusura generalizzata che costringerà tutti a passare in casa le feste natalizie, con una situazione all’esterno del tutto tragica. L’immunologa Antonella Viola, traccia il suo quadro della situazione.
Antonella Viola, immunologa presso l’Università di Padova, non crede all’atteggiamento delle regioni maggiormente colpite dal virus. Non crede alle misure da esse disposte e non crede che l’intervento dell’ultimo dpcm possa in qualche modo giovare alla situazione di quelli che restano i due più grossi focolai in Italia. Al momento secondo la Viola, si rischia di chiudere tutto anche nel corso delle feste natalizie.
LEGGI ANCHE >>> Perugia: tredicenne con il Covid dorme in auto per non contagiare la famiglia
L’immunologa Viola: “Non abbiamo dati, è sempre stato il nostro limite”
Secondo Antonella Viola, al momento l’inefficacia di certe misure intermedie si anniderebbe anche nella condizione di non avere dati certi su quanto effettivamente ci si possa infettare al bar, al cinema o in pizzeria. In base a questa logica, non avrebbe senso quindi condizionare determinate attività, farle aprire per poche ore insomma e comunque rischiare di portarle al fallimento. La questione dei dati, secondo la Viola è sempre stato un grosso problema per il nostro paese.
Anche per l’immunologa, quindi, Lombardia e Campania dovrebbero essere chiuse, per evitare ulteriori contagi, al fine di preservare la popolazione e provare a contrastare con forza il contagio. La situazione quindi, in ogni caso sembrerebbe ancora una volta abbastanza grave.
LEGGI ANCHE >>> Covid, il Piemonte chiede aiuto all’esercito: la risposta è immediata