La regione Piemonte ha chiesto manforte all’Esercito per tamponare l’emergenza coronavirus negli ospedali. I militari si sono mobilitati a tempi di record
Negli ultimi giorni sono piovute diverse critiche sulle istituzioni italiane, che secondo il popolo non stanno agendo nel migliore dei modi in questa fase caratterizzata dalla seconda ondata di covid.
In realtà però a livello regionale esistono degli esempi di cooperazione che potrebbero rivelarsi molto utili per i cittadini. Il Piemonte per far fronte alla fase decisamente critica ha deciso di chiedere aiuto all’Esercito. Quest’ultimo in tempi brevissimi è riuscito ad attrezzarsi e a dare un contribuito piuttosto importante.
Di cosa si tratta? Andiamo a vederlo nello specifico con l’auspicio che possa essere un buon viatico nella lotta contro il virus, che si preannuncia ancora piuttosto lunga e tortuosa.
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Piemonte, ecco il piano dell’Esercito per aiutare gli ospedali della regione
In pratica sono stati montati due tendoni all’ingresso dell’ospedale Rivoli di Torino. La loro grandezza è addirittura superiore di quelli issati durante la prima fase dell’emergenza sanitaria.
Sono stati posizionati nell’area che precede l’ingresso del nosocomio (nello specifico del pronto soccorso) e sono collegati tra loro, così come annunciato dall’Asl To3 e dallo stesso Esercito sui propri profili social.
Tutto ciò ha un chiaro intento, ovvero quello di rendere meno gravoso il compito del pronto soccorso, preso d’assalto in quest’ultimo periodo. Il primo tendone è stato adibito a pre-triage. Servirà per espletare le pratiche d’accesso e distinguere i pazienti covid e quelli che invece necessitano di cure per altre patologie.
L’altro tendone è invece una vera e propria sala d’attesa in cui si deve attendere il proprio turno di visita. Dunque un operazione intelligente e decisamente ben strutturata.
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