Il racconto di una realtà assurda: tanti sacrifici, poi la riapertura e infine una nuova chiusura, e oltre al danno, arriva la beffa.
Se non fosse che c’è solo da piangere, verrebbe da farsi una sonora risata di fronte a quello che è successo ad un lavoratore messo in ginocchio dalla pandemia di coronavirus. E come lui, ce ne sarebbero altri che si sono visti recapitare un ‘bottino’ sul conto in banca: oltre al danno, anche la beffa.
A Roma un lavoratore ha ricevuto un bonifico dall’Inps di “appena 5 euro” con causale “integrazione al reddito Covid-19”, racconta Repubblica. Nicolò lavora come manager in un ristorante nel centro di Roma, non sa di cosa si tratta: se di un conguaglio o un anticipo. Ma è certo che quella cifra avrebbe dovuto coprire le due settimane tra il 14 e il 31 maggio. “Tanto valeva che l’Inps non pagasse niente. Da otto mesi facciamo sacrifici per tenere aperto, eppure danno la Cassa covid col contagocce e in ritardo. Adesso arrivano i contributi di maggio, per dire. Se poi le cifre sono queste, non so più cosa pensare…”, si sfoga Nicolò. “Non riusciamo a capire cosa sia questo contributo né a cosa serva”.
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