Il professore ha ancora una volte dure parole nei confronti dei provvedimenti dell’esecutivo, convinto del fatto che a questo punto è importante guardare i numeri. Poi sul Natale.
Massimo Galli, primario del reparto di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, non è ancora convinto della bontà dei provvedimenti presi nella giornata di ieri dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, attraverso la firma del nuovo dpcm. Galli è da sempre un deciso sostenitori dei numeri, attraverso i numeri si fanno le previsioni, ed attraverso le previsioni si ha un quadro più chiaro di tutta la situazione.
Qualche giorno fa aveva sostenuto con fermezza l’esigenza di misure drastiche per contenere una situazione che di fatto stava sfuggendo di mano. Una situazione che secondo Galli se gestita ancora in quel modo, avrebbe portato in poche settimane ad una vera e propria catastrofe. Il lockdown come soluzione estrema per provare a contenere un contagio ormai fuori ogni sorta di controllo da parte delle realtà competenti.
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Coronavirus, i dubbi di Galli: “Non penserei al Natale in questo momento”, il consiglio del professore
Non è contento delle misure prese dall’esecutivo, Galli, e quindi spiega che a questo punto è meglio farselo da solo il lockdown, ogni italiano dovrebbe dunque rendersi conto di quelle che sono le reali esigenze e provare a contenere uscite ed incontri con altre perone che non siano del proprio nucleo familiare. Ha parlato anche delle parole di Conte, circa il sacrificio attuale per poi avere un Natale più tranquillo. Non ne è tanto convinto Galli.
Secondo lui, come sempre bisogna guardare ai numeri, dai numeri arrivare ad una analisi di quello che potrebbe essere il successivo andamento de virus, e da li poi pensare eventualmente alle festività natalizie.
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