Flavio Insinna, a L’Eredità è cambiato tutto: il nuovo ‘protocollo di accoglienza’

Flavio Insinna e quei misteri sull’Eredità che non conosciamo. Cosa succede prima dell’entrata in scena dei concorrenti.

flavio insinna e i misteri

Quanti di voi si saranno chiesti perché alcuni concorrenti dell’Eredità, molto preparati e con un percorso ineccepibile durante il quiz, di fronte alla Ghigliottina spesso si perdono in un bicchiere d’acqua? Qualcuno parla di complotto, di soldi che vengono elargiti solo quando la produzione lo prevede, o quando gli autori ritengono che per l’audience sia il momento giusto per un exploit o per una dèbacle. Tutto organizzato, insomma, senza spontaneità ma una regia precisa.

Fantasie? Può essere, e allora Flavio Insinna decide di svelare alcuni misteri che nascono nel dietro le quinte del programma, cosa succede prima che si accendano le luci e inizi il quiz.

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Flavio Insinna svela il ‘protocollo di accoglienza’: cosa succede prima della Ghigliottina

Flavio Insinna è stato intervistato da Repubblica, e ha svelato alcuni particolari che forse non tutti immaginavano, come per esempio la ‘chiacchierata’ nel backstage prima che inizi la puntata. Ma prima punta l’indice sulle perdite clamorose di fronte all’ultimo ostacolo: la Ghigliottina: “da casa sembra più facile? Perché è così, seduti sul divano si è più concentrati”, spiega Insinna.

Il coronavirus ha cambiato tutto, e Insinna, che era abituato a scherzare con tutti, si sente un pò in gabbia.  “Prima entravo e abbracciavo gli amici della redazione: scherzi, battute, caffè, dolcetti. Ora c’è il plexiglas, manteniamo le distanze, ci togliamo la mascherina tre secondi prima di entrare in studio […] Penso che la tv possa intrattenere e debba farlo, specie in momenti come questo” – aggiunge il conduttore.

Poi svela l’anteprima della puntata con i concorrentine il ‘protocollo di accoglienza’. “Facciamo una bella chiacchierata, mascherinati. Il capitale umano è imprescindibile. Con loro ho creato un mio piccolo protocollo di accoglienza: imparo bene la loro storia, così li metto a proprio agio. L’empatia riempie il vuoto lasciato dall’assenza del pubblico. Ma la vita ti sorprende e succedono cose bellissime”. Sicuro di avere detto tutto sul ‘protocollo’?

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