Dpcm, la sfida delle palestre: “noi restiamo aperti, con le buone o con le cattive”

Di nuovo chiuse, palestre e piscine, ma stavolta c’è chi non accetta. Alcune strutture, apriranno rispettando le distanze.

Fonte foto: (Pixabay)

Nuovo Dpcm, troppo vicino ad un lockdown. Non a tutti è piaciuto. Bar e ristoranti chiudono alle 18, mentre cinema, teatri, piscine e palestre riabbassano le saracinesche. Stavolta però, oltre alle proteste in strada, c’è anche chi dice “No”, con un gesto simbolico.

Una palestra di Ferrara, in Emilia-Romagna, ha fatto sapere tramite Facebook di non voler chiudere. La titolare dell’impianto di Codigoro, provincia ferrarese appunto, scrive: “Questo comunicato è rivolto al sindaco di Codigoro, alle forze dell’ordine e a tutti i titolari delle altre palestre. La mia palestra rimarrà aperta e lavoreremo come abbiamo fatto fino ad oggi nel rispetto delle regole con tutte le precauzioni del caso”.

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Palestre aperte, sarà emulato il gesto di Maria Antonietta?

La titolare si chiama Maria Antonietta Pellenda, e ci mette la faccia, ma il suo esempio verrà seguito? Sicuramente, chi resta aperto contro la legge andrà incontro a sanzioni, ma lei spiega, ancora a mezzo social: “Non si possono più rispettare imposizioni del genere soprattutto perché lo stato italiano non è in grado di tutelarci e aiutarci. In questa pandemia le uniche persone che hanno superato brillantemente il contagio sono stati gli sportivi e cosa fa il grande Signor Conte? – Scrive con ironia – Chiude le palestre dove facilmente si può tenere sotto controllo il contagio!”.

Poi si rivolge al sindaco della sua cittadina, promettendo battaglia: “Mi rivolgo nuovamente al sindaco di Codigoro, voglio continuare a rispettare le regole ma non potete chiuderci e se non sarò ascoltata prego il sindaco di non mandarmi nessuna autorità a chiudermi, perché li farò tornare indietro con le buone o con le cattive – Promette – e chi mi conosce sa che lo farò! Il lavoro è un diritto”.

Sport e cultura, ancora una volta messe al bando, il nuovo Dpcm come detto, non soddisfa tantissimi cittadini. Basta questo video, per capire chi resterà chiuso. Ma la rivoluzione, ha un altro volto femminile, quello di Alessandra Filippi, che da Pordenone fa sapere che ad un solo anno dall’inaugurazione della sua Fit and Furious, non ha intenzione di chiudere ancora: “Non mi interessa quanto è contemplato all’interno dell’ultimo dpcm, in quattro mesi ho perso 16mila euro”.

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