L’Italia è a ferro e fuoco, oggi Conte firma le nuove chiusure: chi rischia

 

Giorni ad altissima tensione in Italia dopo gli scontri di Napoli e Roma, è attesa in giornata la firma sul nuovo dpcm da parte del premier Conte.

giorni difficili per il governo conte

L’Italia è a ferro e fuoco a causa delle manifestazioni anche violente che sono scoppiate prima a Napoli e poi a Roma. Si protesta contro il coprifuoco o mini lockdown come lo chiamano in molti. C’è il rischio oggettivo che molte famiglie italiane debbano tornare a soffrire le chiusure della prima fase della pandemia di coronavirus. E mancano per ora le rassicurazioni di Conte e del governo su come supportare gli imprenditori che verranno sacrificati dalle nuove restrizioni.

Ecco perché è scattato l’allarme sociale di cui si parlava da tempo. Gli italiani non hanno più voglia di soffrire, tanto da urlare, come è successo a Napoli durante una manifestazione, “vogliamo morire di Covid, non di fame”.

Vediamo quali sono le novità del nuovo dpcm secondo la bozza già circolata ma che potrebbe anche cambiare al fotofinish. Ci sono molte divergenze di vedute anche tra gli stessi partiti alleati dell’Esecutivo.

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L’Italia è a ferro e fuoco, oggi Conte firma le nuove chiusure: chi dovrà chiudere

La difficoltà nello scegliere la via migliore per contrastare l’aumento esponenziale di contagi da coronavirus, è tangibile nello stesso Governo, tanto che il premier Conte aveva già annunciato per ieri la firma sul nuovo dpcm con tanto di conferenza stampa, ma tutto è slittato a oggi, domenica 25 ottobre. Ci sono ancora troppi nodi da sciogliere, e al virus poco importa perché continua a galoppare.

Potrebbe tornare il divieto di spostamento tra le Regioni, ma sembra sia proprio questa la questione irrisolta che divide il governo. Quasi certo sarà lo stop all’attività di palestre, piscine e sale giochi edè previsto l’anticipo dell’orario di chiusura per il settore della ristorazione. L’anticipo della chiusura dei locali non comporterebbe però un anticipo del coprifuoco in termini di divieto di circolazione.

A decorrere dal 26 ottobre 2020, le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub,ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono sospese la domenica e i giorni festivi; negli altri giorni sono consentite dalle ore 5.00 fino alle 18.00.” prevede una prima bozza del Dpcm.

Nella bozza è previsto il divieto di consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, mentre è consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitaria. E’ consentita fino alle ore 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nella zona adiacente.

Possibile stop a teatri, cinema, casinò, sale da concerto. “Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo e casinò. Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto. Vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose”.

E poi ancora: “sono sospese le attività dei parchi tematici e di divertimento; è consentito l’accesso di bambini e  ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche,  ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all’aria  aperta, con l’ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle linee guida del Dipartimento per le politiche della  famiglia”.

Per quanto riguarda la scuola, aumenterà la didattica a distanza per le scuole superiori e le università, resta in presenza per tutti gli altri. E resta la raccomandazione di non portare in casa persone che non siano conviventi, e comunque non più di 6 per abitazione.

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