Ennesimo schianto nella notte, ed un’altra vita spezzata sulla asfalto. L’auto sulla quale viaggiava la donna si è schiantata contro del materiale edile in un cantiere.
Un’incidente improvviso, lo schianto arrivato al termine di un breve tragitto all’interno di un cantiere, l’auto che ci finisce dentro per sbaglio, l’urto, la forte collisione tra la vettura ed il materiale presente nel cantiere. E poi la vita spezzata di Silvia, 31enne sinta, per una svista probabilmente del marito alla guida, che ha invaso un cantiere, apparentemente senza alcun motivo. Le indagini, sono già in corso per accertarne le cause.
Molto grave il figlio della coppia, che viaggiava sul sediolino posteriore, trasportato con urgenza in ospedale. Condizioni critiche anche per lo stesso marito della donna, anche lui ricoverato e sottoposto ai vai test per controllare se avesse assunto alcolici o sostanze stupefacenti, considerata l’incredibile dinamica dell’incidente. L’uomo, in ogni caso, è stato denunciato per omicidio stradale, per aver causato di fatto la morte della moglie.
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Il piccolo lotta tra la vita e la morte: la mamma è morta
Resta di questa storia l’improvviso cambio di strada dell’uomo, il cambio di direzione, che ha portato l’auto ad entrare in un cantiere edile e di conseguenza a schiantarsi contro dei materiali riposti li. Responsabile il 26enne rom, marito della donna, a questo punto non si sa bene se in grado in quel momento di restare alla guida dell’auto. In ogni caso, all’uscita dalla critica situazione in cui versa, l’uomo affronterà grave accusa, aver contribuito in maniera decisiva alla morte della sua stessa moglie.
Una assurda tragedia ancora in strada, ma stavolta con chiari colpevoli ed una dinamica abbastanza definita, cosi come la responsabilità assoluta dell’uomo al volante.
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