L’esperto si dice scettico riguardo una rapida soluzione del problema. I numeri sono alti e continueranno a salire, serve certezze degli interventi e serve farlo subito.
La situazione non è per niente buona. I numeri crescono, giorno per giorno, settimana per settimana, e quello che si vede in giro, oltre al timore di una nuova pesante ondata, è l’incertezza che sovrana regna per le strade ed anche tra le stanze delle istituzioni. Le stesse istituzioni che da mesi dovrebbero avere chiare le idee riguardo alla gestione dell’emergenza e che avrebbero dovuto organizzarsi meglio in vista di una molto probabile seconda ondata.
Giorgio Parisi, presidente dell’Accademia dei Lincei, approfondisce la sua analisi, parlando del bisogno di un enorme database nazionale, di contenere, numeri, studi e tutte le informazioni del caso circa il virus. Tutto quello che sappiamo a riguardo, contenute in un grande contenitore, e da li partire con lo sviluppo di un piano serio e concreto di prevenzione, per evitare di fatto quanto più possibile i contatti tra le persone.
LEGGI ANCHE >>> Carabinieri aggrediti con sassi e pugni durante controlli anti-covid
Coronavirus, l’esperto Parisi: “Interventi mirati o 500 morti al giorno”, rischio catastrofe
Se non si agisce in questo modo, si va verso la catastrofe. Questa la linea di Parisi insomma, un controllo radicale, studiato, approfondito di tutta la storia dell’epidemia nel nostro paese, e poi interventi drastici, mirati, anche duri, ma che portino ad evitare possibili lockdown, perchè quelli, rischierebbero davvero di mandare in corto circuito il paese. La situazione è critica e non ci si può consentire disattenzione e provvisorietà.
Le istituzioni devono avere chiara la missione di scongiurare il blocco totale con ogni mezzo. Ridurre al minimo i contatti tra le persone, attraverso una azione concreta ed accettabile, con responsabilità dagli stessi cittadini. Il tempo è finito.
LEGGI ANCHE >>> Milano, positivi al covid19 al lavoro in ristorante: rischiano il carcere