Latina: li ospitano in casa per il lockdown, loro stuprano la figlia dodicenne

La ragazza di appena 12 anni ha subito abusi reiterati da parte di tre uomini ospiti della sua famiglia durante il periodo del lockdown. Le indagini della polizia hanno portato a galla la verità

Dodicenne stuprata

Il lockdown ha lasciato in dote diverse storie decisamente tristi, caratterizzate da efferate violenze. Una delle ultime portate alla luce è quella di una dodicenne di Fondi (provincia di Latina) che durante il periodo delle chiusure generali in seguito all’avvento del covid-19, ha subito ripetute violenze da parte di tre uomini.

La domanda sorge spontanea. Com’è possibile che in una fase in cui non si potevano avere contatti con le altre persone la ragazzina si sia ritrovata nelle grinfie di questi loschi soggetti? Semplice, la famiglia della povera vittima aveva deciso di ospitare i loro connazionali di origine indiana.

Anziché ringraziare ed assumere un comportamento consono hanno approfittato dell’assenza del padre per abusare in più occasioni della minorenne minacciandola di non raccontare nulla. Un vero e proprio squallore che si è concluso soprattutto grazie alla denuncia da parte della madre della povera malcapitata.

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Dodicenne stuprata a Fondi: arrestati i tre stupratori

I poliziotti hanno ascoltato accuratamente la ragazza e dalla sua descrizione attenta e precisa sono potuti arrivare a ricostruire lo sconvolgente quadro della situazione. A suffragare la testimonianza sono stati anche gli accertamenti medico legali disposti dall’autorità giudiziaria.

In seguito le forze dell’ordine hanno rintracciato i colpevoli, che erano stati allontanati dall’abitazione degli ospitanti già lo scorso luglio. La Procura della Repubblica di Latina ha poi emesso il provvedimento di fermo, anche per evitare clamorose fughe visto che i tre uomini stavano attenendo la regolarizzazione della loro posizione in Italia.

Due sono stati rintracciati a Fondi, l’altro in Provincia di Pordenone dove si era rifugiato in questo periodo. Successivamente sono stati condotti in carcere in attesa di processo.

Una vicenda piuttosto macabra dai connotati molto simili ad altre già successe in passato, come ad esempio quella accaduta Rimini lo scorso agosto. 

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