La didattica dal balcone ideata da un maestro delle scuole elementari, ha riscosso diversi consensi. Un modo alternativo per cercare di diffondere la cultura in un periodo decisamente difficile per la scuola
La didattica a distanza è ormai una realtà consolidata nel nostro sistema scolastico. Dallo scorso marzo quando per la prima volta il Governo ha disposto la chiusura degli istituti, ci si è dovuti adeguare a questa novità.
Un sistema che di certo può essere efficace allo stato attuale, ma che presenta anche alcune incognite. La prima è legata ad una natura prettamente digitale. L’Italia infatti in molte aree non dispone di connessioni all’avanguardia. L’altra invece riguarda l’impossibilità da parte dei docenti di gestire un’intera classe tramite uno schermo oltre che l’effetto noia più che comprensibile che potrebbe scattare soprattutto per i più piccoli.
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Didattica dal balcone, il maestro ideatore: “Dovevo fare qualcosa”
A Napoli e in Campania già dalla metà di ottobre sono state nuovamente chiuse le scuole. Per effetto di ciò il maestro Tonino Stornaiuolo della scuola elementare “Dalla parte dei bambini” di Napoli ha deciso di rimboccarsi le maniche e di trovare un metodo alternativo per diffondere la cultura.
Le lacrime dei suoi bambini dopo il provvedimento del presidente della regione Vincenzo De Luca hanno smosso qualcosa in lui. Ecco cosa ha dichiarato a riguardo: “Dovevo fare qualcosa. Per questo sono andato in giro a leggere Rodari ai bambini che hanno ascoltato dai balconi, nei giardini e sulle panchine. Se non possono venire a scuole, dobbiamo essere noi insegnanti ad andare da loro”.
L’insegnante si è recato tra i vicoli dei quartieri della città partenopea per fare lezione con i suoi bambini, che hanno accolto con grande entusiasmo la trovata geniale. Un metodo scolastico attivo che fa parte di un progetto educativo dedicato a Gianni Rodari di cui il 23 ottobre 2020 si festeggia il centenario della nascita.
Il maestro Tonino e i suoi colleghi sono già pronti ad insegnare le poesie dell’autore piemontese direttamente dalle terrazze della Fondazione Foqus (che ospita anche la scuola “Dalla parte dei bambini”).
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