I numeri non si arrestano, nelle regioni più colpite ci sarà il coprifuoco dalle 23 per evitare inutili assembramenti, le autorità si chiedono e sperano che questo possa bastare.
Il contagio non si arresta e partono quindi nuove misure per prevenirlo o quantomeno contenerlo. Campania e Lombardia si apprestano a sperimentare lo stato di coprifuoco dalle 23, per fare in modo di non trovarsi di fronte ad inutili raggruppamenti di persone in giro per le varie città. Le azioni mirate, in questo senso, provano ad invertire la rotta dei contagi, ormai destinata a picchi impensabili fino a pochi mesi fa.
Altre regioni, potrebbero nei prossimi giorni seguire l’esempio delle prime due, considerato l’aumento sproporzionato dei casi di contagio anche in quelle realtà. Il Governo dal canto suo, anche attraverso le parole dei vari ministri, consiglia ai cittadini di restare a casa ed evitare inutili uscite, questo sempre per provare a contenere quanto più possibile le presenze in strada. Sperando che questo possa bastare e non si debba a tutti costi virare verso soluzioni più estreme.
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In Campania il Presidente Vincenzo De Luca, ancora imbrigliato nella decisione sull’eventuale riapertura delle scuole primarie e secondarie, ha nel frattempo vietato gli spostamenti tra province, e post in stato di “zona rossa” la città di Arzano. Altre misure potrebbero seguire nei prossimi giorni in base a quello che sarà l’andamento dei contagi. Cittadini nel caos insomma, nel pieno di una situazione che resta al momento, apparentemente gestibile.
Da segnalare il boom di contagi in Veneto, con centinaia di casi riscontrati soltanto nella città di Venezia. Si attendono dalle autorità locali eventuali prese di posizione in merito. La situazione resta dunque complessa, la speranza, è che la curva dei contagi possa presto invertire il proprio andamento, senza ricorrere, come detto a misure ancora più drastiche.
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