Il fatti risalgono allo scorso luglio, quando un uomo insieme ai suoi figli hanno intercettato un 22enne per aggredirlo verbalmente e fisicamente. Ennesimo caso di razzismo.
I fatti come detto risalgono allo scorso luglio, quando un uomo insieme ai suoi due figli avvicina un ragazzo 22enne del Burkina Faso, da li gli insulti e le offese a sfondo razzista, poi l’aggressione vera e propria a colpi di machete. Un episodio di inaudita violenza avvenuto a Modena, per motivi abbastanza futili. Sembra infatti che il ragazzo fosse amico di alcune persone con le quali gli aggressori avevano avuto delle frizioni.
Ennesimo caso di violenza ed allo stesso tempo di razzismo, che porta in carcere l’uomo insieme ai suoi due giovani figli. Per il 22enne dopo essere stato curato in ospedale ci sono i postumi del ferimento al braccio che ne ha minato il pieno utilizzo. Ciò che indigna è la violenza, praticata sotto forma di spedizione punitiva, quasi organizzata, anzi probabilmente organizzata ai danno di quel povero ragazzo, che ha avuto soltanto la colpa di trovarsi li in quella zona, proprio in quel momento.
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L’accusa per i tre arrestati è di tentato omicidio, aggravato da discriminazione e odio razziale. L’episodio è avvenuto in strada, quindi come anticipato probabilmente per pura coincidenza il ragazzo si è trovato a passare di li in quel momento, per essere poi successivamente aggredito fisicamente e verbalmente. Complesse le ferite riportate, una di questa come spiegato ha compromesso al giovane l’utilizzo di un braccio.
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