La storia arriva dalla Russia dove una giovane madre affidava il suo piccolo ad una amica baby sitter. Poi la scoperta di segni e lividi, ed il segnale che qualcosa non andasse nel verso giusto.
Siamo in Russia, dove una donna, incinta del 4 figlio, per motivi di lavoro, è costretta a lasciare a casa il più piccolo dei suoi eredi, di appena 18 mesi. Si affida dunque ad una baby sitter, una ragazza che conosce bene, una sua amica, si fida, è tranquilla, e volentieri e con tanta serenità ogni giorno il piccolo passa un bel po’di tempo insieme alla sua baby sitter. Ma la realtà è tutt’altro da ciò che sembra.
Il piccolo ogni giorno, o comunque di frequente, mostra segni sul suo corpicino, escoriazioni, lividi, segni vari. Ma si sa come sono i bambini, scalmanati, urtano, cadono, prendono colpi in ogni modo insomma, e la cosa di fatto non preoccupa la madre. La dona si fida della sua baby sitter, sua amica, perchè dovrebbe preoccuparsi di ciò che si fatto succede ad ogni bambino. Non ce n’è motivo.
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Baby sitter torturava bambino di 18 mesi per divertimento: le reazioni
Poi un giorno succede che il piccolo mostra un evidente ferita sul viso, e allora a quel punto la madre, mossa da chissà quale istinto premonitore, prende a non fidarsi più della giovane amica 25enne che fa da baby sitter al suo piccolo. Corre in commissariato a denunciare la ragazza, ciò che è successo non le è chiaro, e vuole capirci qualcosa. Le indagini partono ed in effetti dopo un po’si scopre che la baby sitter, praticamente torturava il piccolo di 18 mesi.
Lo immobilizzava, lo legava, gli segnava il corpo in ogni modo, minava la sua stabilità fisica ed emotiva. Qualcosa di mostruosamente inimmaginabile, che però purtroppo è successa. La baby sitter è stata subito arrestata, e adesso rischia fino a 7 anni di detenzione.
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