Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca ha parlato nel corso dell’ormai consueta diretta Facebook di quanto sia stato fatto in Campania nell’ultimo periodo.
Vincenzo De Luca, governatore della regione Campania, protagonista dell’ordinanza che di fatto ha chiuso scuole ed università in regione, suscitando le reazioni oltre che degli stessi cittadini, anche del Governo ed altre istituzioni locali, ha parlato nel corso dell’ormai consueta diretta Facebook dell’attuale situazione nella sua regione. Ha raccontato quelle cose che secondo lui, i media, non diranno mai, ha incensato le eccellenze campane, e le azioni di prevenzione avviate negli ultimi mesi.
Prima regione ad introdurre il tampone a chi rientrava dalle vacanze, prima regione ad aver avuto la disponibilità dei vaccini anti influenzale, copertura del 90% in quanto all’esecuzione dei tamponi a tutto il personale scolastico regionale. De Luca si è scagliato i media nazionali, complici a suo dire di fare della cattiva informazione e di non raccontare determinate verità, riguardo proprio la regione Campania.
LEGGI ANCHE >>> Coronavirus, De Luca non perdona più la Campania: nuove limitazioni
De Luca rilancia e racconta l’eccellenza campana in quanto a prevenzione: le reazioni
Vincenzo De Luca ha poi raccontato la sua versione dei fatti, la versione istituzionale del riscontro di cosi tanti casi nelle ultime settimane in Campania. Ha parlato della modalità di indagine adottata dalla regione, per riuscire a scovare quanti più positivi possibili in base alle positività di conoscenti, familiari ecc. Una modalità che al momento produce un numero molto alto di positivi al Covid19, ma che nel tempo porterà ad ottimi e più rassicuranti risultati.
De Luca risponde in pratica anche alle critiche piovute nella giornata di ieri, ed anche oggi da tutta Italia alla sua iniziativa. Critiche inoltre alla gestione dell’emergenza, alla carenza sanitaria e tutto quello che in pratica riguarda questa drammatica situazione.
LEGGI ANCHE >>> Coronavirus, De Luca contro la movida. Cosi ci facciamo male