Jonathan Galindo: come nasce la sua challenge e perché è pericoloso per i nostri figli

Pericolosissimo, propone sfide suicide ai ragazzini. Jonathan Galindo è arrivato anche in Italia, un bambino è morto.

Jonathan Galindo: come nasce la sua challenge? Perché è pericoloso per i nostri figli?
Jonathan Galindo (Fonte foto: web)

Forse, la più pericolosa delle cosiddette challenge che si siano viste sin ora, a quasi un anno dall’uscita di Tik Tok, social che in pochi mesi, di cose pericolose proposte agli adolescenti ne ha viste.

Eppure, quella di Jonathan Galindo, nome di fantasia di un inquietante personaggio, è la sfida da evitare del momento. La sua maschera, sarebbe la riproduzione di Pippo, personaggio della Disney, sotto effetto di acidi.

Ad inventare questa maschera, inizialmente per una visione da adulti iper-realistica, fu Samuel Catnipnik, famoso produttore di effetti cinematografici, che appena venuto a conoscenza dell’uso che se ne sta facendo, ha preso le distanze dai fatti di cronaca.

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Jonathan Galindo: come adesca i ragazzi e cosa li spinge a fare

Senza girarci tanto attorno, Jonathan porta i ragazzini a suicidarsi. Non c’è una sola persona dietro questo vergognoso modo di interagire sui social, adescando minorenni, ma in ogni paese possono esserci più Galindo. Il fenomeno è nato nei paesi hispanohablantes, ovvero Spagna ed alcuni del Sud America, servendosi soprattutto della nuova piattaforma tanto usata dai giovani, Tik Tok. Così come a loro tempo, Momo interagiva con WhatsApp e Blue Whale su Twitter.

I poveri ragazzini a cui andrebbe, purtroppo, controllato spessissimo il cellulare, proprio a causa di questi pazzi, sono intimoriti dai Jonathan, che pescano a caso non solo su Tik Tok, ma anche su altri social, per chiedere sfide in cambio della tranquillità. Infatti, chi contatta, minaccia i ragazzini di far male ai propri cari, qualora non si dovessero portare avanti tutte le sfide, una cinquantina, fino all’atto finale: il suicidio.

Questo fenomeno, non ha per adesso avuto grandi esiti in Italia, dove è comunque, purtroppo, arrivato. Un bambino di Napoli, si è già tolto la vita “per seguire l’uomo nero”, poche settimane fa. Il ragazzino, aveva solo 11 anni.

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