Savona: gruppo di ragazzi non vuole indossare la mascherina, i poliziotti sparano

Due giovani sorpresi senza mascherina dalla polizia. Poi l’aggressione degli amici e i poliziotti che sparano per disperdere il branco.

Ci sarebbe anche una ragazza di 20 anni tra gli aggressori che hanno ferito alcuni poliziotti che intimavano di indossare la mascherina. Tutto è successo nei giardini di via delle Trincee, a Savona. Due giovani ecuadoregni non avevano la mascherina, in Liguria c’è l’obbligo di indossarla anche all’aperto. Gli agenti di polizia hanno detto loro di indossarla, e da lì è iniziata la rissa.

Uno dei due stranieri non solo si è rifiutato di mettere la protezione, ma addirittura ha aggredito gli agenti : prima li ha minacciati e insultati, poi li ha aggrediti con calci e pugni. Di fronta ad una simile reazione, i poliziotti hanno deciso di ammanettare l’autore del folle gesto, ma non ci sono riusciti, anzi, hanno dovuto affrontare l’avanzata minacciosa degli amici, erano almeno sette.

I giovani hanno circondato gli agenti della volante che a quel punto hanno sparato due colpi di pistola in aria per disperdere i facinorosi. Il branco è poi fuggito, non tanto per gli spari, quanto per l’arrivo di una seconda volante.

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Gruppo di ragazzi non vuole indossare la mascherina, i poliziotti sparano: c’è anche una ventenne nel branco

Alla fine l’ecuadoregno che si era rifiutato di indossare la mascherina e ha aggredito i poliziotti, è stato arrestato, ma solo il mattino dopo l’aggressione; l’accusa contro di lui è di lesioni  – i poliziotti aggrediti sono dovuti ricorrere alle cure mediche – . Si tratta di Josè Gomez Bailon, 33 anni. Anche tutte le persone coinvolte sono state identificate. 

Una ragazza, di 20 anni, italiana, che non è stata  coinvolta direttamente nell’episodio, ma si trovava nei giardini, è finita nei guai, è accusata di violenza, minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale, per essersi scagliata anche lei contro i poliziotti che la volevano identificare e raccogliere la sua testimonianza. I poliziotti aggrediti sono stati medicati in ospedale e poi dimessi con prognosi di 15 e 10 giorni.

Il questore di Savona, Giannina Roatta, ha elogiato i suoi agenti. «Si sono trovati – ha detto – in una situazione difficile, ma l’hanno saputa affrontare con lucidità e freddezza, evitando conseguenze peggiori».

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