Il governatore del Veneto non ha dubbi circa la gestione dei numeri attuali di contagiati da Covid19. Il Veneto secondo Zaia è pronto e non soffre particolarmente.
Intervenuto in diretta, nel corso della trasmissione tv “Quarta Repubblica”, il governatore del Veneto, Luca Zaia, incalzato dalle domande del conduttore Nicola Porro, ha tratteggiato l’attuale stato di salute del Veneto, ovviamente rapportato ai numeri dell’epidemia di Covid19 nella sua regione. Non solo, Zaia, ha anche parlato di quanto si potrebbe fare oltre a quello che già si mette in atto per contrastare i numeri prima e curare i pazienti poi.
Al momento, spiega Luca Zaia, i numeri almeno in Veneto non preoccupano, i casi non sono tantissimi, nella quasi totalità asintomatici, pochissime le terapie intensive. Una situazione che non preoccupa il governatore, fresco di rielezione per il terzo mandato. In Veneto si applicano procedure di screening in zone selezionato che permettono di effettuare il tampone a quante più persone possibili in tempi ristretti e con esiti in tempo reale.
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Luca Zaia sicuro del suo operato: ecco cosa succede in Veneto
Luca Zaia, racconta di come si potrebbero velocizzare i test sui cittadini in ogni parte d’Italia, e lo fa parlando di ciò che succede in Veneto, dove ci si è dotati di tamponi certificati, prodotti da grandi multinazionali capaci di dare risultati in tempi brevi che possono essere organizzati per numeri via via sempre più grandi di persone. Si parla anche dei baby tamponi per le scuole e dell’idea di introdurre test di autodiagnosi che semplificherebbero ancora di più le cose.
Il Veneto è dunque tranquillo, investe su tecnologia avanguardistiche e tiene al sicuro i suoi cittadini dai rischi dell’emergenza sanitaria. Al momento tutto procede secondo i piani, rispettando le regole e consapevoli che se dovesse essercene bisogno, la macchina sarebbe pronta a partire per la salute di tutti i cittadini.
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