I contagi da Covid-19 continuano ad aumentare e si avvicinano ormai ai seimila giornalieri, il governo pensa a misure urgenti per arginare la pandemia.
I contagi di Covid-19 continuano ad aumentare con un rialzo che preoccupa. Il governo sta pensando a misure urgenti per contrastare l’evolversi della pandemia. Secondo gli esperti è la movida il veicolo più pericoloso di contagio, ma si pensa anche di chiudere alle feste private e ai viaggi tra regioni, come nella fase 1 dell’emergenza.
Ieri, sabato 10 ottobre, sono stati 5.724 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia (l’altro ieri erano stati 5,372), ma c’è da registrare anche il nuovo record di tamponi, 133.084. Nelle ultime 24 ore ci sono stati altri 29 decessi. Aumentano di 3 unità i pazienti in terapia intensiva (390 in tutto), mentre sono 250 in più le persone ricoverate negli altri reparti Covid. La Lombardia registra 1.140 nuovi positivi, la Campania 664 e il Veneto 561.
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Coronavirus, troppi contagi in Italia: il nuovo Dpcm
Le misure restrittive che il governo, in accordo con il Comitato Scientifico, sta preparando e presenterà nelle prossime ore, tende ad un controllo maggiore di tutte quelle attività che prevedono potenziali assembramenti, anche in casa. Si vogliono chiudere tutti i locali della movida e non, alle ore 24, come se cambiasse qualcosa se gli assembramenti si verificano prima della mezzanotte.
La data della firma dovrebbe essere lunedì con le msure che avranno il loro effetto a partire da mercoledì 14.
Il nodo della movida e della convivialità è stato al centro di una riunione dei capidelegazione e del premier Giuseppe Conte. Si è discusso anche dell’idea di chiudere i locali alle 24, orario che non avrebbe ripercussioni negative sui ristoranti. Alla riunione è inoltre emersa l’ipotesi di anticipare il Dpcm a lunedì sera ma, essendo i tempi stretti, non si può escludere che la nuova stretta venga messa in campo, come da programma, mercoledì.
Viene escluso solo il lockdown totale, per tutto il resto possono esserci sorprese dell’ultima ora. Si parte da qualche certezza: coprifuoco per i locali, divieto di vendita di alcolici dopo una certa ora, estensione del lavoro a casa, riduzione della percentuale di passeggeri sui mezzi pubblici, possibile ma non scontato anche lo stop agli spostamenti tra regioni.
E poi il divieto di feste private, anche in casa, e sospensione degli sport amatoriali di contatto, come il calcetto. Limite di massimo trenta persone ai tavoli nei locali e nelle sale per cerimonie.
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