Carlo Acutis beato, patrono di internet, la mamma: “vi racconto il suo miracolo”

Carlo Acutis è diventato beato, ieri 10 ottobre: sarà patrono di internet. Papa Francesco è rimasto colpito dalla storia del ragazzo.

Carlo Acutis è stato proclamato beato, ieri 10 ottobre ad Assisi. Era nato il 3 maggio 1991 a Londra, dove i genitori si trovavano per lavoro. Morì il 12 ottobre 2006, all’ospedale San Gerardo di Monza: ad ucciderlo, una leucemia fulminante. La sua salma è stata composta e poi esposta al pubblico in tuta e scarpe da ginnastica. Carlo è anche il primo beato ad aver avuto un profilo social. Su Facebook, il giovane ha dato testimonianza della sua profonda fede.

Raccontava di sentire la presenza di Gesù «come un amico e «una persona viva». Carlo Acutis stava vicino, nel tempo libero, ai senzatetto di Milano.

Era stato dichiarato venerabile nel luglio 2018 da papa Francesco, in quel caso Bergoglio propose Carlo ai giovani come modello di santità dell’era digitale. Acutis diviene beato dopo che la Congregazione delle cause dei Santi esaminò con dovizia dei particolari, un suo miracolo, avvenuto nell’ottobre 2010 nella chiesa di San Sebastiano a Campo Grande, in Brasile: dopo avere toccato una reliquia di Acutis un bambino che soffriva di una grave anomalia al pancreas è risultato completamente guarito.
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La mamma di Carlo, Antonia Salzano, aveva raccontato il figlio in una commovente intervista rilasciata al Corriere della Sera. I devoti di quello che già viene chiamato «il patrono di Internet», almeno 1 milione, vedono la sua presenza ovunque.

L’ultimo segno, il 15 agosto. Scrivono i fan su Facebook: «Questa notte, nella solennità della Santissima Vergine Maria Assunta, Carlo è venuto a prendersi la sua cagnolina Briciola di quasi 17 anni. Ora corre e gioca anche lei nei meravigliosi giardini del Paradiso assieme agli altri animali di Carlo che l’hanno preceduta» La mamma svela un messaggio a Carlo. «Prima che ci lasciasse, gli dissi: se in cielo troverai i nostri amici a quattro zampe, compari con Billy, il cane della mia infanzia. Lui non lo conosceva. Un giorno zia Gioia, ignara del nostro accordo, mi telefonò: “Stanotte in sogno ho visto Carlo. Teneva fra le braccia Billy”».

La madre parlò di un altro miracolo non riconosciuto dalla Chiesa nel quale fece guarire una donna malata di tumore. Ma è beato per quello che accadde in Brasile nel settimo anniversario della morte, il 12 ottobre 2013. Un bambino di 6 anni, era nato con il pancreas biforcuto e non riusciva a digerire alimenti solidi.

Padre Marcelo Tenório invitò i parrocchiani a una novena e appoggiò un pezzo di una maglia di Carlo sul piccolo paziente, che l’indomani cominciò a mangiare. La Tac dimostrò che il suo pancreas era divenuto identico a quello degli altri, senza che i chirurghi lo avessero operato.

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