Ventimiglia, folgorato sul tetto del treno: Migrante morto tragicamente

Cercava di raggiungere la Francia, per cercare condizioni migliori probabilmente, e invece la tragedia, trovato morto, folgorato sul tetto del treno regionale.

C’è ancora tanto mistero sulla vicenda, a partire dalla dinamica vera e propria. Comprendere ad esempio se l’uomo è salito sul treno in stazione o sia arrivato già su di esso. Magari accedendovi da ingressi più occultati di precedenti stazioni ferroviarie. Quello che è quasi certo è che l’uomo, presumibilmente un migrante, possa essere rimasto folgorato proprio nel momento in cui ha raggiunto il tetto della carrozza del treno.

L’intento certo era il raggiungimento della Francia, come posto da cui ricominciare magari, dopo l’arrivo in Italia. Le indagini proveranno a ricostruire l’accaduto. L’uomo è deceduto all’istante, al suo ritrovamento infatti, ad opera di un macchinista, ne è stata subito decretata la morte dal medico legale accorso sul posto. Il tempo poi di rimuovere la salma dal luogo in cui il treno si era fermato, ed è ripreso regolarmente anche il traffico ferroviario.

Purtroppo non è questo il primo caso di incidenti capitati a migranti nel tentativo di scappare tra un paese ad un altro. Autobus, treni, navi, sono i luoghi maggiormente utilizzati per provare a nascondersi, nei posti più assurdi, ovviamente per non rischiare di essere trovati e cacciati via. A volte però le cose vanno male, e dal tentativo di fuga, dal viaggio della speranza si passa alla tragica morte.

Il caso di Ventimiglia è solo l’ultimo esempio di quanto in realtà, spesso, i migranti utilizzino il nostro paese soltanto come approdo temporaneo, per poi cercare fortuna altrove. Attratti, magari da migliori condizioni lavorative e forse anche ambientali. Negli ultimi anni non è un mistero che da noi le acque si siano un po’ incattivite, spinti probabilmente dall’esasperazione di continui a volte tragici sbarchi nei classici approdi italiani.