Palermo, ragazzo morto in palestra, non fu malore: 3 condannati

Tre condanne per omicidio colposo per una morte che in un primo momento fu etichettata come quasi accidentale, causata da un malore.

Giuseppe Lena
Giuseppe Lena (Facebook)

Era il 2013 quando Giuseppe Lena, 21 anni di Palermo, arriva in ospedale privo di conoscenza, aveva avuto un malore dicevano. In palestra l’avevano visto che preso dal colpo aveva perso i sensi. Pochi giorni dopo, Giuseppe muore, senza aver mai ripreso conoscenza, una tragedia assurda che getta nello sconforto parenti ed amici, ma la situazione nonostante tutto non sembra essere chiara, qualcosa manca.

In seguito all’autopsia, il medico legale afferma che Giuseppe è stato colpito alla testa, possibilità che non rientra nella dinamica di ciò che è stato descritto in palestra,  perchè tutti hanno li hanno parlato di malore. Le indagini iniziano, si indaga su cosa possa essere successo quel giorno, li, dove Giuseppe praticava il Mma , che sta per Mixed martial arts. Partono le indagini alla “Harmony body system”, per capire come siano andati realmente i fatti.

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Palermo, ragazzo morto in palestra: Le condanne

Dopo sette anni, arrivano finalmente le condanne per la morte del giovane Giuseppe, colpito alla testa nel corso di un allenamento e morto dopo qualche giorno per il trauma riportato. I condannati per omicidio colposo sono Giuseppe Chiariello, di 45 anni, Roberto Lanza, di 33 anni e Giuseppe Di Paola, 64 anni, proprietario della palestra dove è avvenuto il tragico fatto.

La madre di giustizia, sfiancata dopo aver atteso sette anni per una sentenza che spiegasse cosa fosse successo quel giorno, si dice rammaricata per tutte le bugie che negli anni sono state raccontate, ma alla fine la verità ha vinto, e giustizia è stata fatta. Giueseppe Lena è morto per un colpo alla testa, preso quel giorno, nella palestra che tanto amava frequentare.

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